Il Sole 24 Ore

Gestori, incassati 22 miliardi nel trimestre

- I.D.V.

pI gestori archiviano marzo con una raccolta positiva per 10,1 miliardi e portano il bilancio del primo trimestre 2017 a 22,2 miliardi. Un altro dato importante che consolida la tendenza del settore. Anche se non ancora quantifica­bile, l’effetto dei Pir probabilme­nte comincia a farsi sentire, quanto meno per quelle Sgr che per prime hanno deciso di proporre questi prodotti sul mercato (Eurizon, Pioneer, Mediolanum, Symphonia, Anima, Amundi, Arca e altre). In realtà però questo segmento del mercato è ancora agli esordi per cui la vera incidenza si vedrà nei prossimi mesi (quantifica­rla sarà possibile a gennaio quando Assogestio­ni renderà operatirvo l’osservator­io sui Pir). I nuovi flussi hanno permesso al patrimonio complessiv­o di raggiunreg­ere un nuovo record storico oltre la soglia del 1.962 miliardi (50,3% in capo alle gestioni di portafogli­o e 49,7% a quelle collettive) evidenzian­do come il peso del risparmio gestito nel nostro Paese sia sempre più consistent­e.

Ancora una volta si è rivelato determinan­te per la raccolta il contributo dei fondi comuni (5,2 miliardi), ma è stato elevato anche il saldo delle gestioni di portafogli­o (4,9 miliardi). Nel segmento dei fondi, gli azionari hanno riagguanta­to l’attivo (727 milioni) sulla scia del buon andamento dei listini registrato a marzo (Piazza Affari è salita di oltre l’8% e i listini dell’area euro del 5,2%) e hanno preso quota i bilanciati (da 1,1 a 1,7 miliardi), mentre sono ridimensio­nate le posizioni degli obbligazio­nari (scesi a 1,9 miliardi dai 2,8 precedenti). Più contenuto anche il risultato dei flessibili (1,6 miliardi rispetto a 1,7 di febbraio), mentre hanno più che dimezzato il deficit i prodotti monetari, in rosso per 633 milioni (erano -1,3 miliardi).

Tra le fila dei gruppi, i mandati istituzion­ali hanno spinto il saldo di Bnp Paribas (3,7 miliardi), mentre i fondi aperti targati Euri- zon favorito la raccolta di Intesa Sanpaolo, in attivo per 1,4 miliardi. Molto positivo pure il dato di Amundi che ha incassato 1,5 miliardi; anche in questo caso il supporto è arrivato dai fondi. Stesso copione per M&G Investment­s (884 milioni), mentre i mandati istituzion­ali hanno favorito Poste Italiane (706 milioni). Le operazioni infragrupp­o hanno invece penalizzat­o Generali (-875 milioni) e Pioneer Investment­s (-1,2 miliardi fuoriuscit­i dai fondi aperti). Dal versante dei rendimenti, infine, la tipologia che su base annua ha reso di più è stata quella degli azionari, cresciuta in media del18%.

L’IMPATTO Anche se non ancora quantifica­bile, l ’effetto dei Pir comincia a farsi sentire per le Sgr che per prime hanno proposto i prodotti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy