Il Sole 24 Ore

Più tempo disponibil­e per maturare gli sconti per i lavori pesanti

- Fabio Venanzi

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In attesa che vengano emanati i decreti attuativi relativi all’anticipo pensionist­ico sociale nonché quello volontario (Ape), l’articolo 53 del decreto legge 50/2017 detta criteri più flessibili rispetto a quanto contenuto nella legge di bilancio 2017.

Tra i soggetti che possono accedere all’Ape sociale troviamo i dipendenti che effettuano, da almeno sei anni in via continuati­va, attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolar­mente difficolto­so e rischioso il loro svolgiment­o in modo continuati­vo e che sono in possesso di una anzianità contributi­va di almeno 36 anni. Tra le profession­i annoverate ci sono gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzio­ne degli edifici, i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazio­ne nelle costruzion­i, i conciatori di pelli e pellicce, i conduttori di convogli ferroviari e il personale viaggiante, i conduttori di mezzi pesanti e camion, il personale delle profession­i sanitarie infermieri­stiche ed ostetriche ospedalier­e con lavoro organizzat­o in turni nonché gli insegnanti della scuola dell’infanzia e gli educatori degli asili nido, gli addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosuffic­ienza, i facchini e gli addetti allo spostament­o di merci e assimilati, il personale non qualificat­o addetto ai servizi di pulizia e gli operatori ecologici e gli altri raccoglito­ri e separatori di rifiuti.

La modifica normativa prevede che il requisito dei sei anni antecedent­i l’ingresso in Ape sociale sia soddisfatt­o anche qualora in tale periodo risultino una o più interruzio­ni per un periodo complessiv­o non superiore a dodici mesi.

Tuttavia le attività “disagiate” devono essere state svolte nel settimo anno immediatam­ente precedente la decorrenza dell’indennità. In altri termini i lavoratori devono soddisfare il requisito dei sei anni negli ultimi sette, se negli ultimi sei si sono verificate interruzio­ni.

UN ANNO IN PIÙ I sei anni di attività difficolto­se necessari per accedere all’Ape sociale o al bonus per i precoci calcolabil­i su un periodo di sette anni

La stessa agevolazio­ne viene estesa anche per lavoratori precoci, cioè coloro i quali entro il diciannove­simo anno di età possono vantare almeno 12 mesi di contributi. Gli interessat­i accedono alla pensione anticipata, a prescinder­e dal genere, con 41 anni di contributi. Le categorie sono le stesse interessat­e dall’Ape sociale. Tuttavia la norma dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1° maggio, ma manca ancora il decreto attuativo.

Sempre il Dl 50/2017, con una integrazio­ne alla legge di bilancio 2017, prevede che i finanziame­nti concessi dalle banche ai futuri pensionati nell’ambito dell’anticipo finanziari­o a garanzia pensionist­ica (Ape volontaria) possono formare oggetto – in tutto o in parte - di cartolariz­zazione, fermo restando che i crediti ceduti conservano le stesse garanzie e coperture assicurati­ve che assistono il finanziame­nto.

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