Sui listini europei è tornato l’ottimismo
L’euro si è rafforzato rispetto a valute considerate da sempre porti sicuri come lo yen e il franco svizzero
Il mercato azionario europeo conquista la fiducia dei gestori e degli investitori. E così l’euro. Il risultato del primo turno delle presidenziali francesi sembra aver allontanato la tensione che nelle scorse settimane ha caratterizzato i mercati internazionali. Al ballottaggio, il fronte comune a sostegno di Emmanuel Macron e del suo europeismo contro Marine Le Pen rassicura gli investitori.
europe ex uk
Secondo i più recenti dati Ifop, il 7 maggio Emmanuel Marcon assumerà la presidenza francese con il 60,5% delle preferenze. Il ballottaggio segnerà la fine della paura di un Eliseo a guida Front National e favorirà un ritorno degli investimenti sulle Borse europee. Già all’inizio di aprile, Citigroup ha promosso a overweight il mercato azionario europeo, senza la Gran Bretagna, indicando proprio nelle presidenziali francesi l’incognita più grande. Alla base della ritrovata fiducia di un’Europa senza Regno Unito ci sono fattori diversi: una continua ripresa economica – che secondo gli esperti di Citigroup si tradurrà in un +2% per il Pil 2017 dell’Eurozona -, un’inflazione core bassa nonostante l’aumento dei tassi di inflazione, l’idea che difficilmente la Bce ricorrerà alla leva dei tassi fino al 2019 ma con i tassi deposito che potrebbero aumentare già nei prossimi trimestri. Per gli economisti statunitensi i titoli da preferire sono quelli dei comparti energia, IT, finanza e material.
primavera sulle borse europee
Nelle prossime settimane, secondo l’analisi di Edmond de Rothschild Asset Management, sarà possibile assistere a un ritorno di attenzione verso il mercato azionario europeo, in particolare verso le azioni francesi, soprattutto da parte di investitori non residenti in Europa. I mercati hanno tirato un sospiro di sollievo dopo il primo turno delle elezioni francesi, questo si è tradotto in una minore volatilità implicita dell’azionariato europeo e in un rafforzamento dell’euro soprattutto nei confronti di valute, come il franco svizzero e lo yen, da sempre considerate porti sicuri. Per Philippe Uzan, Cio di Edmond de Rothschild Asset Management: «È il momento di tornare a concentrarsi sugli attuali fondamentali, macro e micro, dell’area euro che restano solidi. Gli ultimi indicatori Pmi, ai massimi da 7 anni, confermano il consolidarsi della crescita. La politica monetaria è stabile e le previsioni di guadagno sono riviste verso l’alto per il 2017». La vittoria di Macron rafforzerebbe l’Eurozona, favorendo il recupero del settore bancario dell’area.
sereno anche su piazza affari
Improntate all’ottimismo anche le previsioni di La Française relative a mercati europei ed Eurozona. Dopo anni di declino gli utili hanno ricominciato a crescere, la seconda metà del 2017 vedrà consolidarsi la ripresa. «La buona dinamica dei profitti - commenta Laurent Jacquier-Laforge, Cio Equities di La Française - subirà un’ulteriore accelerazione che dovrebbe spingere verso livelli più elevati sia l’indice europeo che quello italiano. Quest’ultimo è in ritardo rispetto alle medie continentali a causa di una cronica mancanza di crescita e un sistema bancario da tempo alle prese con bilanci fragili». «L’unica strada per uscire dall’impasse – aggiunge - è un Pil nominale che cresca in modo da diluire il peso del debito pubblico e dare respiro ai bilanci bancari». A queste condizioni il 2017 potrebbe essere un anno positivo per la Borsa di Milano.