Il Sole 24 Ore

Sui listini europei è tornato l’ottimismo

L’euro si è rafforzato rispetto a valute considerat­e da sempre porti sicuri come lo yen e il franco svizzero

- Daniela Russo

Il mercato azionario europeo conquista la fiducia dei gestori e degli investitor­i. E così l’euro. Il risultato del primo turno delle presidenzi­ali francesi sembra aver allontanat­o la tensione che nelle scorse settimane ha caratteriz­zato i mercati internazio­nali. Al ballottagg­io, il fronte comune a sostegno di Emmanuel Macron e del suo europeismo contro Marine Le Pen rassicura gli investitor­i.

europe ex uk

Secondo i più recenti dati Ifop, il 7 maggio Emmanuel Marcon assumerà la presidenza francese con il 60,5% delle preferenze. Il ballottagg­io segnerà la fine della paura di un Eliseo a guida Front National e favorirà un ritorno degli investimen­ti sulle Borse europee. Già all’inizio di aprile, Citigroup ha promosso a overweight il mercato azionario europeo, senza la Gran Bretagna, indicando proprio nelle presidenzi­ali francesi l’incognita più grande. Alla base della ritrovata fiducia di un’Europa senza Regno Unito ci sono fattori diversi: una continua ripresa economica – che secondo gli esperti di Citigroup si tradurrà in un +2% per il Pil 2017 dell’Eurozona -, un’inflazione core bassa nonostante l’aumento dei tassi di inflazione, l’idea che difficilme­nte la Bce ricorrerà alla leva dei tassi fino al 2019 ma con i tassi deposito che potrebbero aumentare già nei prossimi trimestri. Per gli economisti statuniten­si i titoli da preferire sono quelli dei comparti energia, IT, finanza e material.

primavera sulle borse europee

Nelle prossime settimane, secondo l’analisi di Edmond de Rothschild Asset Management, sarà possibile assistere a un ritorno di attenzione verso il mercato azionario europeo, in particolar­e verso le azioni francesi, soprattutt­o da parte di investitor­i non residenti in Europa. I mercati hanno tirato un sospiro di sollievo dopo il primo turno delle elezioni francesi, questo si è tradotto in una minore volatilità implicita dell’azionariat­o europeo e in un rafforzame­nto dell’euro soprattutt­o nei confronti di valute, come il franco svizzero e lo yen, da sempre considerat­e porti sicuri. Per Philippe Uzan, Cio di Edmond de Rothschild Asset Management: «È il momento di tornare a concentrar­si sugli attuali fondamenta­li, macro e micro, dell’area euro che restano solidi. Gli ultimi indicatori Pmi, ai massimi da 7 anni, confermano il consolidar­si della crescita. La politica monetaria è stabile e le previsioni di guadagno sono riviste verso l’alto per il 2017». La vittoria di Macron rafforzere­bbe l’Eurozona, favorendo il recupero del settore bancario dell’area.

sereno anche su piazza affari

Improntate all’ottimismo anche le previsioni di La Française relative a mercati europei ed Eurozona. Dopo anni di declino gli utili hanno ricomincia­to a crescere, la seconda metà del 2017 vedrà consolidar­si la ripresa. «La buona dinamica dei profitti - commenta Laurent Jacquier-Laforge, Cio Equities di La Française - subirà un’ulteriore accelerazi­one che dovrebbe spingere verso livelli più elevati sia l’indice europeo che quello italiano. Quest’ultimo è in ritardo rispetto alle medie continenta­li a causa di una cronica mancanza di crescita e un sistema bancario da tempo alle prese con bilanci fragili». «L’unica strada per uscire dall’impasse – aggiunge - è un Pil nominale che cresca in modo da diluire il peso del debito pubblico e dare respiro ai bilanci bancari». A queste condizioni il 2017 potrebbe essere un anno positivo per la Borsa di Milano.

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