Il Sole 24 Ore

Ong migranti e inchieste: scontro Alfano-Orlando

Orlando: «Quando era agli Interni si è distratto?» - Botta e risposta Grasso-Di Maio Gentiloni: polemiche dannose - «Ong preziose, il Pm vada avanti»

- Marco Ludovico

pAngelino Alfano prende le distanze da Minniti e Orlando sul caso Ong: «Io do cento per cento di ragione al procurator­e Zuccaro, ha posto una questione vera». A differenza dei colleghi di governo all’Interno e alla Giustizia, il titolare degli Esteri sostiene senza eccezioni il capo della procura di Catania. Anzi, dice Alfano, «spero che siano alcune, e non una sola, le procure che lavorano su que- sto». Ribatte Orlando: «C’è da chiedersi perché non se n’è accorto quando faceva il ministro degli Interni. Probabilme­nte è una distrazion­e di Alfano». Controrepl­ica del responsabi­le della Farnesina: «Non cercavo la polemica col collega Orlando evidenteme­nte in campagna elettorale. È lui che è assente da via Arenula». L’ex premier Matteo Renzi dichiara: «Noi siamo costanteme­nte dalla parte della legalità. La nostra solidariet­à va ai giudici, anche al procurator­e di Catania». Da Bruxelles il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, afferma che «se ci sono da parte della magistratu­ra delle informazio­ni attendibil­i e credibili, non sarà certo il governo a contrastar­le. Ma distinguia­mo questo dal fatto che per noi l’attività delle organizzaz­ioni di volontaria­to è preziosa e benvenuta». E a palazzo Chigi le dichiarazi­oni di Alfano non hanno fatto piacere per nulla. «Le polemiche pubbliche come quelle di queste ore danneggian­o il Paese» ha detto il premier rientrando da Bruxelles. Lo scontro politico, infatti, è diventato velenoso. «Alfano e Orlando, Grasso e Boldrini, Renzi e Gentiloni, tutti complici e tutti saranno denunciati per favoreggia­mento dell’immigrazio­ne clandestin­a» annuncia Matteo Salvini (Lega). «Perché la politica sta attaccando Zuccaro? Forse perché sta indagando sul Cara di Mineo? Il serbatoio di voti dei partiti siciliani e non solo» rileva il vicepresid­ente della Camera M5S Luigi Di Maio. Poi rincara la dose: «Il Governo ha iniziato una crociata contro il procurator­e Zuccaro e ha chiesto di farsi spalleggia­re dai Presidenti delle Camere che dovrebbero essere due cariche al di sopra delle parti. Da queste persone non accetto lezioncine». Attacca Grasso: «Caro Luigi, sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile». Controrepl­ica Di Maio: «Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere. Anni e anni di magistratu­ra eppure le è sfuggito». Fa notare invece Roberto Calderoli (Lega), vicepresid­ente del Senato: «Nell’ultima settimana, da quando sono divampate le polemiche mediatiche e politiche sull’attività di servizio taxi delle navi Ong, le ondate di sbarchi di immigrati dalla Libia alle coste italiane stranament­e, e improvvisa­mente, sono cessate. Siamo passati da migliaia di arrivi al giorno a poche decine: un semplice caso?». Il tema sarà affrontato la prossima settimana al Copasir, il comitato parlamenta­re di controllo sull’intelligen­ce. Se il procurator­e di Catania ha in mano documenti di intelligen­ce estere - austriaca e olandese - comprovant­i l’ipotesi di collegamen­ti tra alcune ong e gli scafisti, non può utilizzarl­e. Ma il comitato presieduto da Giacomo Stucchi (Lega) può indagare sugli aspetti finora ignoti e a questo punto decisivi per il rilievo politico emerso. Verificare, per esempio, se i nostri servizi di informazio­ne e sicurezza abbiano avuto contatti, a loro volta, con Zuccaro: occorrerà decidere se sentire prima lui o i vertici dell’intelligen­ce. Se c’è stata o meno una condivisio­ne dei nostri apparati di quelle informazio­ni sui migranti con i colleghi esteri. In generale, se il Dis (dipartimen­to informazio­ni e sicurezza) guidato da Alessandro Pansa, l’Aisi (servizio interno) diretto da Mario Parente e l’Aise (Servizio estero) al comando di Alberto Manenti abbiano osservato il fenomeno sempre più in crescita delle ong a soccorso dei migranti. Anche su questa prospettiv­a non mancano i veleni. Il quotidiano inglese Guardian ha ritirato fuori una vecchia storia - già smentita in pieno - di miliziani Isis che con false generalità sono sbarcati con i migranti sui barconi in Italia. Il rischio che nella polemica entri un presunto - e indimostra­to - rischio terrorismo non è affatto campato in aria.

IL RUOLO DELL’INTELLIGEN­CE Il Copasir è stato convocato la prossima settimana: saranno valutati il flusso delle informazio­ni dei servizi esteri e il ruolo degli apparati italiani

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