Il Sole 24 Ore

Agenzie Ue, decisione in autunno

- B. R.

pSe le trattative sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione saranno difficili, quelle sul ricollocam­ento di due enti europei attualment­e nel Regno Unito non saranno da meno. Dei 27 Paesi membri, non meno di 26 si sono candidati ad ospitare l’Autorità bancaria europea o l’Agenzia europea dei medicinali, note rispettiva­mente con gli acronimi inglesi Eba ed Ema. L’obiettivo è trovare un accordo entro la fine dell’anno per organizzar­e al meglio il trasloco.

La spartizion­e di poltrone e di uffici è spesso occasione di tensioni tra i Paesi dell’Unione. I due enti comunitari, attualment­e con sede a Londra, devono traslocare perché i Trattati spiegano chiarament­e che le istituzion­i europee devono avere i propri uffici in uno dei Paesi membri dell’Unione europea. «Vogliamo avere un processo che sia al tempo stesso legale e trasparent­e » , ha detto il portavoce della Commission­e europea Margaritis Schinas.

Aggiunge un diplomatic­o: «Verranno presto concordati i criteri e una procedura per prendere una decisione in autunno». L’uscita del Regno Unito dall’Unione dovrebbe concretizz­arsi nella primavera del 2019. L’Eba e l’Ema contano insieme 1.100 dipendenti. Proprio Milano si è candidata per la sede dell’Ema. Deve fare i conti con la concorrenz­a agguerrita di Dublino e Bruxelles, Stoccolma e Vienna. Candidata a recuperare l’Eba è invece in primo luogo Francofort­e.

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