Per i4Mariani il rilancio viene dal contract
La crisi si è fatta sentire, soprattutto con il crollo del rublo e la conseguente contrazione di un mercato, quello russo, fondamentale per i4Mariani, piccola azienda a conduzione familiare, specializzata in arredi per l’ufficio di alta gamma. Ma l’impresa brianzola – fondata esattamente 60 anni fa dai quattro fratelli Biagio, Tarcisio, Umberto ed Emilio – non ha mai smesso di investire. E se il fatturato non è ancora tornato ai livelli precedenti al crollo russo (5,8 milioni), il 2017 sembra essere partito con il piede giusto – spiega l’amministratore delegato Stefano Mariani –, grazie soprattutto alle grandi forniture per i mercati esteri.
«Vendiamo ancora soprattutto attraverso i nostri rivenditori nel mondo – precisa l’ad dell’azienda, che realizza all’estero circa l’80% del fatturato –. Ma stanno aumentando gli incarichi diretti». Il contract – inteso sia come grandi forniture, sia come lavoro su progetto – sta prendendo sempre più piede. Soprattutto su quei mercati in cui l’azienda principalmente opera: Stati Uniti, Russia, Medio Oriente e Cina. Paese, quest’ultimo, che sta crescen- do a ritmi vertiginosi.
«In ballo abbiamo ordini importanti, che speriamo si possano finalizzare già quest’anno», prosegue Mariani. Tra questi, un progetto in Ucraina per gli uffici di una multinazionale della metallurgia e uno in Arabia Saudita, per una multinazionale di Jedda. Inoltre, continua la fornitura di arredi, avviata ormai due anni fa in partnership con un’azienda abruzzese, per una società di Londra che si occupa di affittare spazi a uso ufficio.
Sul fronte dell’innovazione, gli investimenti sono diretti soprattutto sui processi produttivi: «Il nostro è un prodotto ad alto contenuto artigianale – spiega ancora Stefano Mariani –. Abbiamo fatto un investimento importante per l’acquisto di un nuovo macchinario ad alta precisione per il taglio della pelle, per migliorare ulteriormente la qualità dei materiali dei nostri mobili, destinati alla nicchia più alta del mercato». Uffici direzionali, soprattutto, anche se non manca un catalogo rivolto anche agli uffici operativi.
L’azienda ha investito inoltre per realizzare un impianto fotovoltaico (a tutt’oggi il più grande del Comasco) che, dal 2014, ha re- so energeticamente autosufficienti i 22mila metri quadrati in cui l’azienda produce realizza e controlla completamente il proprio ciclo produttivo. «Crediamo molto nell’efficacia di utilizzare tecnologie innovative per valorizzare la nostra lavorazione, basata su prodotti naturali come legno, pelle e metalli, e metodi artigianali», dice l’amministratore. Con i suoi 50 dipendenti, l’azienda è in grado di seguire tutto il processo produttivo destinato al retail e al contract, compresi servizi di installazione, manutenzione e assistenza post-vendita. Quello su cui ora occorre investire di più è invece il fronte marketing e comunicazione, soprattutto fuori dall’Italia: «Oggi il mercato dell’ufficio è dominato da pochi grandi gruppi – conclude Mariani –. La sfida è far conoscere di più il nostro brand, soprattutto tra i professionisti.
ALTO DI GAMMA Fondata 60 anni fa, il brand realizza l’80% del fatturato fuori dai confini nazionali. Crescono in particolare i mercati arabi e la Cina