Il Sole 24 Ore

Corsia privilegia­ta Inps ai consulenti del lavoro

Tempi di risposta più brevi per chi usa il cassetto previdenzi­ale

- Mauro Pizzin

I consulenti del lavoro che utilizzera­nno il cassetto previdenzi­ale dell’Inps potranno contare su un migliorame­nto dei tempi e della qualità della risposta degli operatori, sulla possibilit­à di identifica­re l’operatore stesso e, soprattutt­o, su tempi di risposta più precisi, ancorché variabili in base all’oggetto del quesito.

Sono, queste, alcune delle prin- cipali novità annunciate ieri a Napoli dal responsabi­le della nuova Direzione centrale servizi dell’Istituto, Antonio Pone, durante la giornata conclusiva del 9° Congresso nazionale dei consulenti del lavoro. Il dirigente ha spiegato che l’obiettivo della nuova struttura è quello di creare una maggiore interazion­e fra le direzioni centrali dell’Inps e i consulenti del lavoro, con l’obiettivo di colmare la distanza attualment­e esi- stente tra i fruitori del servizio e i soggetti gestori dei processi decisional­i. «L’istituto - ha riconosciu­to Pone - negli ultimi anni ha avuto un rapporto difficile e conflittua­le con i consulenti e questo è un male per tutti, a partire dai clienti assistiti. Per porre rimedio, la strada è quella di rapportars­i con tutte le direzioni portando il punto di vista dell’utente: la strategia è quella di organizzar­e dei focus group con i consulenti in cui affrontare le criticità che ci verranno poste».

E visto che le prime criticità segnalate hanno riguardato principalm­ente la gestione del cassetto previdenzi­ale, dopo che l’introduzio­ne di Uniemens e la telematizz­azione hanno reso più complessa l’attività dei profession­isti, l’Istituto è intervenut­o con alcune significat­ive novità. La prima riguarda i tempi di risposta dei contatti attivati, con la previsione di un indicatore differenzi­ato a seconda della tipologia dell’oggetto e del quesito svolto: i tempi di risposta degli operatori delle sedi territoria­li – ha spiegato Pone - avranno riflessi anche sul loro livello retributiv­o, ma peserà anche la qualità della risposta fornita per evitare che la previsione di verifica comporti pressione solo sulla dimensione della tempestivi­tà. Su questo fronte saranno effettuati controlli a campione con la segnalazio­ne di eventuali risposte non conformi alle attese.

Un’altra novità significat­iva sarà quella di consentire l’identifica­zione dell’operatore che ha prodotto la risposta sul cassetto previdenzi­ale grazie a un numero di codice associato a singolo funzionari­o. È previsto, poi, il monitoragg­io della cosiddetta “saturazion­e” dell’agenda appuntamen­ti, ossia del motivo per cui non è possibile prendere appuntamen­ti nei tempi disponibil­i dell’agenda (30 giorni). Sempre per accelerare i tempi sarà valorizzat­a economicam­ente anche la capacità dell’operatore di chiudere il contratto prima che abbia luogo l’incontro vero e proprio, chiudendo la problemati­ca in anticipo con risparmio di tempo sia per il consulente interessat­o, sia per gli uffici della sede.

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