Gioielli svizzeri
Si arriva con la terza puntata alla Chiesa protoromanica di sant’Ambrogio vecchio (ora san Carlo Borromeo) a Negrentino ( qui sopra). Nel vento, un’architettura di absidiole e un campanile svettante al cielo. Poi si ridiscende a Locarno e risale tutta la val Maggia per arrivare a Mogno. Lì una frana cancella, nel 1986, la chiesa di san Giovanni Battista risalente al 1636. Mario Botta farà nascere un nuovo gioiello architettonico. «Nell’opera di architettura la luce genera lo spazio: senza luce non esiste spazio. La luce naturale dà corpo alle forme plastiche, modella le superfici dei materiali, controlla ed equilibra i tracciati geometrici».