Cartoleria d’Egitto
immateriale: effettua fotocopie.
Quel bel negozio anni Trenta ormai in abbandono, scoperto nelle peregrinazioni del narratore, assurge a “una stanza tutta per sé”, a luogo metaforico di un’interiorità da coltivare in solitudine: «È un posto in cui posso entrare quando voglio, quando tutto intorno diventa insostenibile. Ecco, io allora entro nella mia cartoleria Buccellati personale come in una zona franca dell’anima, un posto delle fragole interiore».
La cartoleria Buccellati dà il titolo alla raccolta di racconti scritta da Oliver Scharpf per le edizioni di Tipografia Helvetica. La tentazione del simbolo è tuttavia solo occasionale, perché quello che sta realmente a cuore allo scrittore svizzero-italiano è la perlustrazione dei territori dei propri vagabondaggi alla ricerca di storie e tracce sepolte. Può essere la singolare dedica trovata scritta su un libro acquistato su una bancarella a suggerire una vicenda molto più interessante della trama del libro stesso (infatti poi mai letto). Può essere il racconto dell’esistenza di un affresco rappresentante una «Madonna down» (accanto alle tante Madonne nere, del latte, della neve, del sangue, della quercia, e così via) a spingere lo scrittore a uno strano pellegrinaggio, nei giorni sempre soroprendenti dell’estate di San Martino, che lo porterà a trovare conferma di quanto riferitogli. Un’altra volta la mancata visione del Monte Bianco viene compensata da quella di una “Betoniera Mondrian”, «un camion con dietro un bozzolo girevole decorato con le tipiche linee nere a griglia del pittore astrattista olandese», E, ancora, il difficile acclimatamento in una Milano respingente viene alleviato dall’incredibile incontro con una tribù di fenicotteri rosa nel parco di una villa in pieno centro.
Ciò che colpisce l’attenzione di Scharpf sono i dettagli delle cose, narrate con uno stile secco, asciutto, diretto, senza fronzoli od orpelli inutili. Lo sguardo di chi racconta, in questi dodici testi brevi (alcuni addirittura brevissimi), è proiettato a cogliere connessioni e suggestioni, sulla base di una capacità di stupore che passa facilmente da chi scrive a chi legge.
Oliver Scharpf, Cartoleria Buccellati. Dodici racconti, Tipografia Helvetica, pagg. 60, Chf. 15 (Franchi svizzeri)