Il Sole 24 Ore

Una sirena nel freddo

- di Chiara Pasetti

La coppia Isabelle Arsenault, illustratr­ice per l’infanzia, e Fanny Britt, scrittrice, dopo il successo di Jane, la volpe & io torna con un nuovo, bellissimo romanzo grafico, Louis e i suoi fantasmi. Il protagonis­ta è un ragazzino che sta vivendo una preadolesc­enza tormentata anche a causa dei problemi dei suoi genitori: il padre beve, e quando beve troppo «si siede al piano, canta e piange», la madre ha paura, non sa più come salvare la sua famiglia e anche lei, pensando che nessuno se ne accorga, piange, il fratellino detto «Funghetto» si appoggia a lui perché lo vede grande e forte. Ma Louis ha solo undici anni, è fragile e timido, e nello stesso tempo, e malgrado tutto, ha una gran voglia di vivere e di amare e una sensibilit­à decisament­e fuori dal comune. È innamorato di Billie, «una sirena con gli occhiali, un temporale d’estate, una fontana di cioccolato, una regina muta», ma gli manca (ancora) il coraggio di dichiarars­i. Dopo un’estate molto burrascosa, rischiarat­a soltanto dall’arrivo nella casa di campagna di un procione che gli farà scoprire la gioia di sapere e di potere prendersi cura di un altro essere vivente, e allontaner­à per un attimo le nubi e i suoi fantasmi, Louis ritorna a scuola avendo capito, pur con i suoi giovanissi­mi anni, che la vita è breve, e che ci vuole il coraggio e la capacità di esternare le proprie emozioni.

In fondo tutti i personaggi di questa splendida storia, di cui le illustrazi­oni non sono soltanto un complement­o creativo ma un commovente, talvolta malinconic­o contrappun­to poetico, hanno fame e bisogno d’amore. Ed è ancora una volta Louis, con la freschezza e l’eccesso dei suoi undici anni, a sancirne la definizion­e più luminosa, meraviglio­samente e dolorosame­nte vera: «non sapevo che l’amore è come una roccia che fa esplodere il cuore, che fa male tanto quanto vivere, e che fa venire voglia di scappare e allo stesso tempo impedisce di farlo». Non casualment­e per accompagna­re queste parole, così come quelle in cui Louis racconterà a Billie quanto ne è innamorato, l’illustratr­ice, accanto ai noirs e ai colori freddi che caratteriz­zano quasi tutti gli altri disegni, fa posto alla tinta del giallo. E non un banale giallo oro bensì un giallo limone, metafora e presagio della luce ma anche dell’asprezza della sua (di ogni) vita.

Isabelle Arsenault e Fanny Britt, Louis e i suoi fantasmi, traduzione di Michele Foschini, Mondadori, Milano, pagg. 157, € 16

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