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ai pensato di ridere tanto a un’opera seria. Mai di trovare il Regio pieno ed elettrizzato, persino a una penultima replica, di sabato pomeriggio e in una giornata di sole splendente, a rendere ancora più bella Torino. Bravi, non resta altro da dire: hanno fatto di nuovo centro. Hanno creato un Festival Vivaldi, ricordando a chi non lo sapeva, o se l’era scordato, che la città possiede il 90% dei manoscritti del compositore veneziano. E intorno al debutto dell’Incoronazione di Dario, con splendido cast, concertazione smagliante di Ottavio Dantone e regia da commedia di Leo Muscato, sono riusciti a legare tra loro, in cordata, ventuno istituzioni culturali locali. Chiamandole a dispiegare la vitalità della musica del Prete Rosso, oggi.