Credito agevolato, i valori di maggio
A maggio raggiunto il valore di 2,48% (+0,05% r ispetto ad aprile)
A maggio prosegue la tendenza al rialzo nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato a industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,48 % con un incremento dello 0,05 % rispetto al 2,43 % di aprile. Si tratta del terzo incremento consecutivo.
pA maggio prosegue la tendenza al rialzo nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,48% con un incremento dello 0,05% rispetto al 2,43% di aprile. Si tratta del terzo incremento consecutivo nei valori del Parametro, che in questo arco di tempo ha recuperato complessivamente circa 0,35 punti percentuali; rispetto ai valori dello scorso dicembre l'aumento che si registra è dello 0,65 per cento.
Stesso andamento presentano pertanto i tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale anche se si sottolinea che, data l'entità minima della variazione segnalata, molti dei tassi in questione fanno segnare una sostanziale stabilità sugli stessi valori raggiunti lo scorso mese.
Si rileva una nuova diminuzione nel tasso di riferimento Ue da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per con- cessione di incentivi a favore delle imprese. Il livello di questo indicatore viene infatti fissato sul valore dello 0,90%, (-0,10 tasso base maggiorato di 100 punti) con decorrenza dal 1° maggio 2017.
Invariato il tasso di sconto Ue dopo l'ultima modifica decisa dalla Bce che ha azzerato il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema, con validità a partire dall'operazione con regolamento 16 marzo 2016. La diminuzione del valore del parametro rispetto alla precedente misura dello 0,05 % è stata dello 0,05 per cento.
Si rileva un andamento analogo a quello già riscontrato per il parametro di riferimento anche nell’evoluzione dei rendimenti effet- tivi lordi dei titoli pubblici, che presentano anch'essi un incremento; il dato per marzo 2017 del Rendistato si fissa allo 1,502% in aumentodello 0,019%, rispetto al valore di 1,483 % fatto segnare a febbraio.
Rammentiamo che all’andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l’anno.
Il parametro ha recuperato quest’anno 0,65 punti percentuali