Il Sole 24 Ore

Credito agevolato, i valori di maggio

A maggio raggiunto il valore di 2,48% (+0,05% r ispetto ad aprile)

- Alessandro Spinelli

A maggio prosegue la tendenza al rialzo nei valori del tasso di riferiment­o per il credito agevolato a industria, commercio, artigianat­o, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industrial­e), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,48 % con un incremento dello 0,05 % rispetto al 2,43 % di aprile. Si tratta del terzo incremento consecutiv­o.

pA maggio prosegue la tendenza al rialzo nei valori del tasso di riferiment­o per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianat­o, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industrial­e), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 2,48% con un incremento dello 0,05% rispetto al 2,43% di aprile. Si tratta del terzo incremento consecutiv­o nei valori del Parametro, che in questo arco di tempo ha recuperato complessiv­amente circa 0,35 punti percentual­i; rispetto ai valori dello scorso dicembre l'aumento che si registra è dello 0,65 per cento.

Stesso andamento presentano pertanto i tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferiment­o nazionale anche se si sottolinea che, data l'entità minima della variazione segnalata, molti dei tassi in questione fanno segnare una sostanzial­e stabilità sugli stessi valori raggiunti lo scorso mese.

Si rileva una nuova diminuzion­e nel tasso di riferiment­o Ue da applicare per le operazioni di attualizza­zione e rivalutazi­one per con- cessione di incentivi a favore delle imprese. Il livello di questo indicatore viene infatti fissato sul valore dello 0,90%, (-0,10 tasso base maggiorato di 100 punti) con decorrenza dal 1° maggio 2017.

Invariato il tasso di sconto Ue dopo l'ultima modifica decisa dalla Bce che ha azzerato il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanzia­mento principali dell'eurosistem­a, con validità a partire dall'operazione con regolament­o 16 marzo 2016. La diminuzion­e del valore del parametro rispetto alla precedente misura dello 0,05 % è stata dello 0,05 per cento.

Si rileva un andamento analogo a quello già riscontrat­o per il parametro di riferiment­o anche nell’evoluzione dei rendimenti effet- tivi lordi dei titoli pubblici, che presentano anch'essi un incremento; il dato per marzo 2017 del Rendistato si fissa allo 1,502% in aumentodel­lo 0,019%, rispetto al valore di 1,483 % fatto segnare a febbraio.

Rammentiam­o che all’andamento del Rendistato è direttamen­te legato il valore del tasso di riferiment­o di cui rappresent­a la componente variabile, unitamente al valore della commission­e onnicompre­nsiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l’anno.

Il parametro ha recuperato quest’anno 0,65 punti percentual­i

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