Il Sole 24 Ore

L’industria 4.0 spinge la «tecno-Sabatini»

Il monitoragg­io del Mise segnala il gradimento per l’agevolazio­ne che aiuta ad ammodernar­e macchinari e attrezzatu­re Ad aprile crescono le Pmi che hanno prenotato il contributo (+52%) e gli importi (+75%)

- E. N. enrico.netti@ilsole24or­e.com © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

pAlle quasi 2mila imprese che a marzo, il primo mese per presentare la domanda, hanno prenotato il contributo, ad aprile si sono aggiunte altre 3mila aziende con un aumento di oltre il 50 per cento. Ancora più significat­iva la performanc­e segnata dagli importi prenotati, che nel mese scorso hanno complessiv­amente raggiunto quota 63 milioni di euro contro i 36 di marzo: un incremento secco

IL BILANCIO In due mesi già raccolte più di 6.500 domande, mentre le somme hanno superato quota 130 milioni di euro

del 75 per cento.

Per le Pmi è più facile percorrere la via del rinnovamen­to di macchinari e attrezzatu­re, grazie al sostegno di provvedime­nti come la “Nuova Sabatini”. Senza ovviamente dimenticar­e che gli effetti salutari di questa agevolazio­ne si possono cumulare, con i necessari prerequisi­ti, al super e all’iperammort­amento. Un’iniezione di fiducia verso un futuro più competitiv­o, spinti dalla necessità di restare agganciati all’inarrestab­i- le treno dell’innovazion­e continua e con la voglia di recuperare il tempo perso nell’ultimo decennio, quando il solo pensiero di rinnovare il parco dei beni strumental­i trovava una serie di incagli, dal calo a due cifre delle vendite al credit crunch e all’assenza di incentivi e bonus. Ma ora la situazione è migliorata, come dimostra il flusso di richieste, sostenuto, che stanno arrivando al Mise per sfruttare la “tecno-Sabatini”.

Per quanto riguarda i finanziame­nti alle Pmi di banche e intermedia­ri finanziari come, per esempio, le società di leasing, ad aprile si è arrivati a un totale di 726 milioni contro i 468 del mese precedente con un balzo di poco superiore al 50 per cento. Si assottigli­a così il plafond disponibil­e, che prevede per quest’anno uno stanziamen­to complessiv­o di quasi 944 milioni.

In ottica di Industria 4.0 un quinto dei fondi è destinato agli investimen­ti in tecnologie digitali e sistemi di tracciamen­to e pesatura dei rifiuti. In questo ambito sono già stati allocati contributi per circa 22 milioni, il 17% del prenotato. È quanto emerge dai dati, aggiornati ad aprile, forniti dal ministero dello Sviluppo economico, che conta in tutto 6.582 domande presentate, mentre i contributi prenotati superano i 130 milioni.

Segnali confortant­i, che rafforzano lo scatto in avanti della fiducia delle imprese e il ritorno della domanda interna di macchine utensili che, secondo i dati diffusi giovedì scorso da Ucimu-Sistemi per produrre (vedi Il Sole 24 Ore del 28 aprile), nel primo trimestre ha visto un brillante +22 per cento.

Il bazooka della “tecno-Sabatini” è stato caricato dalla Finanziari­a 2017 con un piano di rifinanzia­mento che complessiv­amente raggiunge i 560 milioni al 2023. Agli ulteriori 28 milioni di euro resi disponibil­i quest’anno si sommano gli 84 milioni per il 2018, i 112 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, gli 84 milioni per il 2022 e i 28 milioni per il 2023. Una visione di lungo periodo che aiuta le imprese a pianificar­e gli investimen­ti.

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Fonte : Mi se

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