REDDITI DEI FABBRICATI
Quadro B
RENDITA E DATI SUL POSSESSO
L’esperienza del 2015 e 2016 insegna che nel Quadro B, dedicato ai fabbricati, sono servite molte correzioni (oltre il 57% secondo il Caf Acli). Il primo riscontro riguarda la presenza di tutti gli immobili posseduti, informazione di solito corretta, anche nel caso di fabbricati comprati o venduti nel 2016. Pochi problemi anche con la rendita catastale e la percentuale e i giorni di possesso.
IL CODICE UTILIZZO
Nel caso di variazioni intervenute nel 2016 sarà probabilmente necessario inserire o correggere il «Codice utilizzo» (ad esempio, «1» per abitazione principale, «2» per immobile a disposizione). Il cambio di residenza, l’acquisto del fabbricato, la stipula di un contratto di locazione o comodato sono tutti eventi che possono “sballare” il codice.
LA CASELLA «CONTINUAZIONE»
Un’altra situazione che può generare errori nel Quadro B è quella in cui, nel 730 presentato l’anno scorso, per uno stesso fabbricato sono stati compilati più righi barrando la casella «continuazione» (ad esempio perché la casa è stata sfitta per parte del 2015). Anche se nel 2016 non è cambiato nulla, è possibile che i dati precompilati siano scorretti (in alcuni modelli è barrata la «Cedolare secca» con il codice utilizzo «2» delle case sfitte).
IL REBUS DELLE LOCAZIONI
Quando il fabbricato è affittato, si riscontrano frequenti lacune e incoerenze nell’indicazione del canone, anche se il contratto di locazione appare nel Foglio informativo allegato al 730. I contratti registrati con il modello RLI hanno più probabilità di essere inseriti rispetto a quelli con il modello 69, ma non è una regola. A volte è barrata la casella cedolare (da controllare sempre) ma manca l’importo del canone. Attenzione, poi, ai contratti per i quali è stato aggiornato o ridotto il canone (a volte appare un alert generico nel Foglio informativo).