Le etichette creative spingono Cadica
L’azienda di Carpi ha 34,5 milioni di r icavi e punta a 50 milioni nei prossimi cinque anni L’ad Mastronardi: «Il nostro compito è rafforzare l’immagine dei brand»
p «I dettagli sono fondamentali nel completamento di un capo di abbigliamento: incidono marginalmente sui costi, ma valorizzano l’immagine e promuovono marchio. Per questo ci piace definirci un’azienda che propone “brand identity solution” per il rafforzamento dell’immagine del brand». Riccardo Mastronardi è amministra-
tore delegato di Cadica, azienda carpigiana che dal 1974 produce etichette, cartellini, patch e accessori per alcuni dei più noti brand di moda e che ha chiuso il 2016 con ricavi per 34,5 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto all’anno precedente: «Lavoriamo con Moncler, Fabiana Filippi, alcune etichette dei gruppi Vf e Pvh Corp. Siamo leader di mercato nel nostro segmento grazie a una formula che mescola creatività, consu- lenza e servizi logistici».
Nata come realtà familiare, nel 2016 l’azienda è stata acquisita interamente dal fondo Gradiente Sgr, che già nel 2014 aveva rilevato la quota di maggioranza. Gli ultimi due anni sono stati molto importanti: «Abbiamo triplicato l’Ebitda, arrivando a 3,4 milioni di euro (+62% nel solo 2016), e assunto 45 persone, arrivando a un organico complessivo di 200 dipendenti, di cui 80 nella sede centrale, a Carpi. Il nostro obiettivo sarà toccare i 50 milioni di euro di ricavi entro i prossimi cinque anni». Una crescita continua, dunque, ma non forzata, e strettamente legata allo sviluppo internazionale. L’azienda attualmente deve alle esportazioni l’ 80% del proprio fatturato e opera all’estero attraverso le filiali di Los Angeles, New York, Hong Kong, Parigi, Madrid, cui si aggiungono sedi in Turchia, Cina, India e Romania. «All’estero stiamo registrando incrementi importanti – continua l’ad – con i Paesi del Nord Europa in crescita del 15-20% da cinque anni a questa parte e risultati positivi in Nord America, in Asia. Il prossimo passo sarà il Sudamerica: siamo già presenti in Colombia da anni e pensiamo di localizzare parte delle produzioni in loco».
Nello specifico, Cadica dialoga con circa 800 clienti in 49 Paesi e approssimativamente 3mila façonisti in 78 stati: «Presentiamo due collezioni principali ogni anno alle quali se ne aggiungeranno delle “intermedie” come quelle denim e lingerie. Studiamo direttamente con gli uffici stile delle aziende per personalizzare più possibile i prodotti, ma poi, in concreto, ci interfacciamo con i loro fornitori. I tempi di realizzazione e produzione, oggi più che mai, sono decisivi». Proprio per gestire questo flusso di lavoro l’azienda ha creato una piattaforma digitale B2b che permette ai clienti di accedere al catalogo dei prodotti online, ordinare e visualizzare i campioni sviluppati - attraverso il Care&Content Labels Service, per esempio, è possibile comporre via web le etichette – e all’azienda di monitorare lo stock: «Un sistema che Cadica ha implementato circa 10 anni fa continuando a investire in innovazione – chiosa Mastronardi – e che ci permette di gestire la logistica nel modo più efficiente ed efficace possibile».