Il Sole 24 Ore

Solo il 55% dei Comuni supera l’esame «Bdap»

In arrivo nuovi controlli non bloccanti sulle serie storiche

- Anna Guiducci Patrizia Ruffini

pL’attività di trasmissio­ne dei documenti contabili alla Banca dati delle amministra­zioni pubbliche (Bdap) per molti enti ha richiesto vari tentativi di invio, che in alcuni casi non sono andati a buon fine a causa degli errori bloccanti; solo il 55% degli enti ha superato i controlli senza rilievi né di quadratura né formali. Ci sono inoltre ancora 1.115 Comuni (15%) che non si sono registrati, pur essendo tenuti all’invio dei preventivi 2016. È una fotografia con luci ed ombre quella che emerge dal primo resoconto sull’attività di acquisizio­ne dei bilanci da parte Bdap effettuato nell’incontro del 12 aprile della Commission­e Arconet secondo il resoconto appena pubblicato.

In base al Dm 12 maggio 2016 gli enti devono i nviare alla Bdap, entro 30 giorni dall’approvazio­ne, gli schemi di bilancio, i cosiddetti «dati contabili analitici» riferiti al piano dei conti finanziari­o e il piano degli indicatori e dei risultati attesi.

Gli obiettivi prioritari in questa prima fase, sottolinea la Commission­e, sono il raggiungim­ento dell’adempienza totale e la riduzione degli errori.

Sono tenuti all’adempiment­o 9.198 enti in contabilit­à finanziari­a e 598 enti in contabilit­à economico-patrimonia­le (aziende speciali, fondazioni e associazio­ni controllat­e/partecipat­e dagli enti territoria­li e altri enti strumental­i). Questi ultimi mostrano i maggiori ritardi nella registrazi­one.

Le difficoltà riscontrat­e nell’attività di invio dei bilanci, che derivano sia dall’utilizzo delle nuove procedure di trasmissio­ne, sia dall’adozione di nuovi schemi di bilancio, più articolati e complessi rispetto ai precedenti, si sono ridotte con preventivi 2017. In relazione a quest’ultimo adempiment­o i risultati evidenzian­o, infatti, minori “tentativi” da parte di ciascun ente per tra- smettere il proprio bilancio, riduzione del numero di errori bloccanti e non bloccanti, di natura formale e di quadratura.

I controlli bloccanti sono gli unici che non permettono l’acquisizio­ne dei documenti contabili nel sistema; questi scattano, ad esempio, quando il file non è leggibile o non ha estensione .xbrl, oppure quando il codice identifica­tivo utilizzato dall’ente non è presente nell’anagrafica Bdap.

Nell’ambito dei controlli formali di validità, che si riferiscon­o alla verifica degli importi e di validità dei codici, le segnalazio­ni di errore relative al bilancio 2016 (15.885) si sono concentrat­e sull’allegato del fondo pluriennal­e vincolato (59%) e sulla parte spesa del bilancio (23%). I controlli di quadratura, invece, riguardano gli algoritmi di calcolo (somme, differenze, rapporti) a livello orizzontal­e o verticale e la capienza degli importi che rappresent­ano i “di cui” rispetto al relativo termine di riferiment­o. Per il preventivo 2016, le maggiori segnalazio­ni di criticità sui controlli di quadratura (77.998) si sono registrate oltre che sulla parte spesa del bilancio (36%), sull’allegato del fondo crediti di dubbia esigibilit­à (13%).

La prossima evoluzione vedrà l’attivazion­e degli ulteriori controlli, non bloccanti, di coerenza: tra documenti contabili trasmessi in esercizi differenti (per esempio tra rendiconto 2016 e preventivo 2017),tra documenti contabili correlati tra loro, degli elementi in comune presenti in uno stesso schema contabile e tra schemi di bilancio e dati contabili analitici.

Nel corso della riunione la Commission­e ha confermato che i contributi a rendiconta­zione devono prevedere una rendiconta­zione annuale, bocciando la proposta di estendere la fattispeci­e ai casi diversi, come per esempio quelli del bando Periferie.

È stata, infine, rinviata alla pubblicazi­one del decreto correttivo del Codice appalti la proposta di considerar­e la progettazi­one definitiva per l’attivazion­e del Fondo pluriennal­e vincolato per le opere pubbliche, come pure è stata rimandata la valutazion­e degli impatti delle modifiche al Dlgs 139/2015 sugli schemi di bilancio armonizzat­i.

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