Solo il 55% dei Comuni supera l’esame «Bdap»
In arrivo nuovi controlli non bloccanti sulle serie storiche
pL’attività di trasmissione dei documenti contabili alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap) per molti enti ha richiesto vari tentativi di invio, che in alcuni casi non sono andati a buon fine a causa degli errori bloccanti; solo il 55% degli enti ha superato i controlli senza rilievi né di quadratura né formali. Ci sono inoltre ancora 1.115 Comuni (15%) che non si sono registrati, pur essendo tenuti all’invio dei preventivi 2016. È una fotografia con luci ed ombre quella che emerge dal primo resoconto sull’attività di acquisizione dei bilanci da parte Bdap effettuato nell’incontro del 12 aprile della Commissione Arconet secondo il resoconto appena pubblicato.
In base al Dm 12 maggio 2016 gli enti devono i nviare alla Bdap, entro 30 giorni dall’approvazione, gli schemi di bilancio, i cosiddetti «dati contabili analitici» riferiti al piano dei conti finanziario e il piano degli indicatori e dei risultati attesi.
Gli obiettivi prioritari in questa prima fase, sottolinea la Commissione, sono il raggiungimento dell’adempienza totale e la riduzione degli errori.
Sono tenuti all’adempimento 9.198 enti in contabilità finanziaria e 598 enti in contabilità economico-patrimoniale (aziende speciali, fondazioni e associazioni controllate/partecipate dagli enti territoriali e altri enti strumentali). Questi ultimi mostrano i maggiori ritardi nella registrazione.
Le difficoltà riscontrate nell’attività di invio dei bilanci, che derivano sia dall’utilizzo delle nuove procedure di trasmissione, sia dall’adozione di nuovi schemi di bilancio, più articolati e complessi rispetto ai precedenti, si sono ridotte con preventivi 2017. In relazione a quest’ultimo adempimento i risultati evidenziano, infatti, minori “tentativi” da parte di ciascun ente per tra- smettere il proprio bilancio, riduzione del numero di errori bloccanti e non bloccanti, di natura formale e di quadratura.
I controlli bloccanti sono gli unici che non permettono l’acquisizione dei documenti contabili nel sistema; questi scattano, ad esempio, quando il file non è leggibile o non ha estensione .xbrl, oppure quando il codice identificativo utilizzato dall’ente non è presente nell’anagrafica Bdap.
Nell’ambito dei controlli formali di validità, che si riferiscono alla verifica degli importi e di validità dei codici, le segnalazioni di errore relative al bilancio 2016 (15.885) si sono concentrate sull’allegato del fondo pluriennale vincolato (59%) e sulla parte spesa del bilancio (23%). I controlli di quadratura, invece, riguardano gli algoritmi di calcolo (somme, differenze, rapporti) a livello orizzontale o verticale e la capienza degli importi che rappresentano i “di cui” rispetto al relativo termine di riferimento. Per il preventivo 2016, le maggiori segnalazioni di criticità sui controlli di quadratura (77.998) si sono registrate oltre che sulla parte spesa del bilancio (36%), sull’allegato del fondo crediti di dubbia esigibilità (13%).
La prossima evoluzione vedrà l’attivazione degli ulteriori controlli, non bloccanti, di coerenza: tra documenti contabili trasmessi in esercizi differenti (per esempio tra rendiconto 2016 e preventivo 2017),tra documenti contabili correlati tra loro, degli elementi in comune presenti in uno stesso schema contabile e tra schemi di bilancio e dati contabili analitici.
Nel corso della riunione la Commissione ha confermato che i contributi a rendicontazione devono prevedere una rendicontazione annuale, bocciando la proposta di estendere la fattispecie ai casi diversi, come per esempio quelli del bando Periferie.
È stata, infine, rinviata alla pubblicazione del decreto correttivo del Codice appalti la proposta di considerare la progettazione definitiva per l’attivazione del Fondo pluriennale vincolato per le opere pubbliche, come pure è stata rimandata la valutazione degli impatti delle modifiche al Dlgs 139/2015 sugli schemi di bilancio armonizzati.