IL SOCIO È DIPENDENTE SE HA QUOTA DI MINORANZA
Una Srl artigiana, inizialmente unipersonale, ha ceduto delle quote a un dipendente che è divenuto anche socio lavorante non amministratore. Il nuovo socio è rimasto alle dipendenze della società, con emissione di cedolino per la qualifica di operaio, senza versamento all’Inps per la gestione dipendenti, ma solo per la gestione artigiani (in qualità di socio). È corretto tale inquadramento?
S.D. – BRESCIA
È sicuramente utile chiarire la natura del rapporto di lavoro tra la società e il nuovo socio. A questo fine, è anche necessario valutare la quota detenuta all’interno della società: se il socio possiede la maggioranza sarà infatti difficile mantenere il rapporto di lavoro subordinato, perché egli potrà influire in maniera decisiva sulle decisioni della società. Invece, se la quota è di minoranza, sarà possibile mantenere un rapporto di lavoro subordinato. In questo caso vanno però comunque pagati i contributi per il lavoro dipendente all’Inps. Se il lavoratore ha un rapporto di lavoro a tempo parziale e lavora come socio, sarà dovuta anche la contribuzione per la gestione artigiani. Se il rapporto di lavoro è a tempo pieno, si potrà chiedere l’esonero dal versamento della contribuzione nella gestione artigiani.
A cura di Alberto Bosco e Josef Tschöll