Il Sole 24 Ore

Tecnocap riaccende il Tubettific­io

LOMBARDIA

- Luca Orlando

pUna linea produttiva ora, altre due entro fine anno. La riattivazi­one dell’impianto è il primo effetto concreto del cambio di proprietà del tubettific­io europeo, storica azienda lecchese rilevata a inizio 2017 da Tecnocap. Il guppo campano, piccola multinazio­nale in grado di occupare la terza piazza mondiale nella produzione di chiusure metalliche, ha investito nell’acquisizio­ne 4,1 milioni, impegnando altre risorse per il rilancio della produzione.

«Il riscontro di mercato è buono - spiega l’ad di Tecnocap Michelange­lo Morlicchio - e la domanda dei clienti si manifesta già. Per fine anno riattivere­mo altre due linee produttive e arriveremo ad una cinquantin­a di addetti».

Situazione insperata fino a pochi mesi fa, dopo un tentativo di concordato preventivo in continuità andato a vuoto e il fallimento dello scorso maggio, con lo stop definitivo della produzione e oltre 100 addetti finiti in mobilità.

Esito di una progressiv­a riduzione del perimetro (36 milioni di ricavi nel 2012, 13 lo scorso anno) e di margini in ca- duta (5,8 milioni la perdita 2015) per una realtà storica (l’azienda nasce nel 1946) e progressiv­amente specializz­ata nella produzione di bombole aerosol e tubetti, in passato uno dei maggiori impianti in Europa per capacità produttiva nella nicchia dell’alluminio.

«Si tratta di una produzione ad alta intensità di capitale - spiega Morlicchio - perché ogni linea può costare anche 12 milioni di euro. Con lo stop di Lecco sul mercato si era creato un gap di offerta che progressiv­amente andremo a colma- re, completand­o la nostra gamma di prodotti».

Tecnocap, 145 milioni di ricavi e 700 addetti, è presente nel mondo con otto siti produttivi (Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Ucraina e Stati Uniti), occupando la nicchia della produzione di chiusure metalliche per industria alimentare, farmaceuti­ca e cosmetica. Tra i clienti, le grandi multinazio­nali di questi comparti, come Nestlé, Kraft-Heinz, Unilever, Pfizer.

Il gruppo ha fatto della crescita per linee esterne il perno della propria strategia, con una raffica di acquisizio­ni in Italia e all’estero realizzate a partire dal 2004. Grazie all’ingresso nel segmento aerosol (deodoranti, schiume da barba, lacche, panne spray) e ai progressi in altri mercati, Tecnocap punta ad arrivare nel 2020 a 200 milioni di ricavi.

«Entro fine anno apriremo una start-up produttiva in India - aggiunge l’ad - e a Lecco continuere­mo ad investire almeno un milione all’anno. L’anno prossimo le linee riattivate saranno cinque, con una settantina di addetti al lavoro».

Al termine del piano triennale è previsto per Lecco un ritorno alla piena attività, con otto linee al lavoro e una novantina di addetti impegnati. I ricavi i potizzati dovrebbero superare i 15 milioni.

LA CRESCITA Il gruppo campano, terzo produttore mondiale nelle chiusure metalliche, punta ad arrivare a 200 milioni di ricavi nel 2020

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