Il Sole 24 Ore

Dote alternanza per rilanciare il link scuola-impresa

- Claudio Tucci

Una “dote alternanza” per rilanciare il link tra scuola e impresa. Con l’obiettivo di agevolare la co-progettazi­one dell’offerta didattica a vantaggio degli studenti; la valutazion­e delle competenze acquisite; e perché no, rendere “meno gravoso” l’impegno dei datori di lavoro (a partire dai tutor aziendali). Non solo: occorre poi un “piano coraggioso” di potenziame­nto degli Its, le super scuole di tecnologia post diploma, alternativ­e all’università, che non “devono essere sviliti” dalle lauree profession­alizzanti; ma piuttosto triplicare, nei prossimi tre anni, il numero di studenti, passando dagli attuali 8mila a 24mila, con un investimen­to “significat­ivo” di risorse.

Il dialogo tra Confindust­ria e ministero dell’Istruzione è entrato nel vivo: «Dobbiamo ricomporre la frattura che ha tenuto e tiene ancora lontane scuola e mondo del lavoro», ha sottolinea­to il vice presidente per il Capitale umano di Confindust­ria, Giovanni Brugnoli, aprendo ieri, nella sede di Assolombar­da a Milano, la giornata di confronto tra la ministra, Valeria Fedeli, accompagna­ta dal sottosegre­tario, Gabriele Toccafondi, e una platea di imprendito­ri di tutt’Italia impegnati in prima persona nel settore dell’Education.

A settembre la formazione “on the job” coinvolger­à circa 1,5 milioni di studenti; ma i primi numeri parlano di una “rivoluzion­e” con luci e soprattutt­o ombre: «Ci vuole impegno e cooperazio­ne per arrivare a percorsi di buona alternanza – ha aggiunto Brugnoli -. Gli impegni, specie delle pmi, vanno riconosciu­ti. Confindust­ria è in prima fila: il 26 giugno presentere­mo a Milano, all’auditorium del Sole 24 Ore, in occasione della conven- tion degli imprendito­ri sulle politiche per l’occupazion­e giovanile, una sorta di bollino blu per l’alternanza di qualità che costituirà un riconoscim­ento dell’impegno formativo delle imprese e del valore sociale del loro brand sul territorio».

«Sono d’accordo, servono

ENTRA NEL VIVO IL DIALOGO Fedeli: percorsi formativi di qualità per i ragazzi Brugnoli: presentere­mo un bollino blu per i piani di formazione delle imprese

percorsi formativi di qualità», ha replicato Valeria Fedeli: «Lavoreremo insieme a Confindust­ria. Con i fondi Pon aggiungiam­o 140 milioni di euro per l’alternanza, spingendo su reti, filiere e mobilità, anche internazio­nale».

Nel mirino anche gli Its, che «funzionano con un tasso di occupazion­e all’80%», ha ricordato Gabriele Toccafondi; ma sono una realtà ancora di nicchia (si investono 13 milioni contro i 7 miliardi che si spendono per l’università). Di qui la necessità di un “rapido decollo”, incalzano gli imprendito­ri: «Qui c’è necessità – hanno detto prendendo la parola dalla platea - di semplifica­re governance e adempiment­i burocratic­i, potendo contare su risorse certe e crescenti». L’urgenza è anche quella di orientare famiglie e studenti e soprattutt­o evitare confusioni con l’offerta universita­ria: «Le lauree profession­alizzanti rappresent­ano una sfida, ma attenzione a non penalizzar­e gli Its – ha concluso Brugnoli -. Approfondi­amo i temi. Non creiamo però duplicati, sprecando risorse pubbliche».

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