Anas punta sulle strade di Roma
La società annuncia la partecipazione alla gara del Comune per «sorveglianza e monitoraggio» Armani: importante gestire in modo industriale la viabilità urbana
pL 'Anas entra sul mercato della gestione delle strade locali. Non come stazione appaltante, come sempre ha fatto in qualità di gestore delle rete stradale nazionale, ma come impresa privata (quale giuridicamente è, anche se controllata al 100% dallo Stato).
L'annuncio, a sorpresa, è arrivato ieri dallo stesso presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, in audizione in Commissione Lavori pubblici al Senato, rispondendo a una domanda del vicepresidente della commissione Stefano Esposito (Pd), che gli chiedeva se è vero che la società stesse partecipando alla gara del Comune di Roma per la manutenzione delle strade di grande viabilità. «Sì - ha risposto Armani - l'Anas è in gara. È importante che la manutenzione delle strade nelle grandi città abbia un'impostazione industriale. E teniamo conto che la maggior parte del traffico stradale si concentra sulle grandi città».
Fonti vicine al presidente Armani confermano che la scelta ha un valore strategico, che si tratta della prima volta che l'Anas partecipa a questo tipo di gare "sul mercato", come soggetto privatistico, ma non sarà l'ultima.
La società precisa che l'Anas è in pista nella gara del Comune di Roma pubblicata il 28 dicembre scorso, un appalto di servizi per la «sorveglianza e il monitoraggio della rete stradale di Grande Viabilità di Roma Capitale», per un valore di 8,439 milioni articolato in tre lotti, con ogni impresa che può vincere un solo lotto.
Armani ha parlato di «manutenzione», ma l'Anas precisa che la gara a cui hanno partecipato è di servizi, non di lavori, per il monitoraggio dello stato delle strade, «non siamo dunque in concorrenza con le imprese di costruzione», né l'Anas - spiegano - ha intenzione di partecipare all'altra gara del Comune di Ro- ma, pubblicata il 6 aprile scorso, per l'«esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria e di pronto intervento delle strade di "Grande Viabilità"» (77,8 milioni divisi in 12 lotti).
Nell'annuncio di Armani di essere "in pista", per quanto solo sulla gara di servizi, ci sono comunque due aspetti sorprendenti. L'Anas è stato finora, nelle diverse vesti giuridiche indossate nella sua storia (azienda autonoma, ente pubblico economico, società per azioni al 100% statale) sempre nella sostanza un "braccio operativo" dello Stato nella gestione, manutenzione e costruzione di strade statali non a pedaggio. Ora invece si presenta sul mercato, in concorrenza con imprese a tutti gli effetti private.
La seconda cosa a colpire è che la gara del Comune di Roma è "poca cosa" per un colosso come Anas (26mila km gestiti, circa due miliardi di euro di investimenti all'anno), soprattutto perché si può vincere al massi-