Il Sole 24 Ore

Qualificaz­ione, l’Anac chiude Axsoa

- Mauro Salerno

pG iunge a un primo punto fermo la vicenda dei falsi certificat­i per la partecipaz­ione agli appalti pubblici rilasciati dalla società romana Axsoa,che ha portato al rinvio a giudizio di circa 80 indagati tra cui l’ex presidente della vecchia Autorità di vigilanza sui contratti pubblici Giuseppe Brienza.

In parallelo all’inchiesta guidata dalla Procura di Roma hanno viaggiato i procedimen­ti portati avanti dalla stessa Autorità, che hanno subito un nuovo impulso con l’arrivo di Raffaele Cantone al vertice della nuova Autorità Anticorruz­ione. E ieri è arrivata la notizia del provvedime­nto con cui l’Anac ha revocato ad Axsoa (che da aprile 2013 opera sotto custodia giudiziari­a) l’autorizzaz­ione a operare sul mercato delle attestazio­ni dei costruttor­i, affiancand­o al provvedime­nto anche una sanzione di 25mila euro (vicina al tetto massimo di 25.822 euro previsto dalle norme sugli appalti) per non avere rispettato gli ob- blighi previsti dal codice durante lo svolgiment­o dell’attività di certificaz­ione dei costruttor­i.

In particolar­e nel mirino è finito il sistema delle «cessioni di ramo d’azienda». Un meccanismo con cui in passato è stato alimentato il business dei trasferime­nti di "scatole vuote" accreditat­e di requisiti di organico, fatturato e attrezzatu­re in realtà inesistent­i ma che, falsamente certificat­i, consentiva­no alle imprese acquirenti di dotarsi dei mezzi necessari a ottenere la certificaz­ione per partecipar­e alle gare per le opere pubbliche. Durante i controlli svolti dall’Anac è emerso che su un campione di circa 50 attestatir­ilasciati da Axsoa, ben 45 presentava­no un’errata valutazion­e dei requisiti provenient­i da trasferime­nti aziendali (le finte cessioni di rami d’azienda, appunto).

In base agli ultimi dati disponibil­i, ad Axsoa fanno ancora riferiment­o i certificat­i di circa 400 imprese edili. La decadenza decisa dall’Anac lascia intatta la validità di questi certificat­i fino alla loro naturale scadenza, ma impone alle imprese di scegliere entro 30 giorni un’altra Soa cui fare riferiment­o per le future attestazio­ni.

Con la revoca di Axsoa scendono a 23 le società di attestazio­ne dei costruttor­i ancora attive sul mercato. A inizio aprile un provvedime­nto di decadenza dall’autorizzaz­ione aveva colpito anche la Soa milanese Pegaso, accreditat­a di circa 400 contratti. Sono invece in tutto 27.620 i costruttor­i rimasti a presidiare il mercato dei lavori pubblici: diecimila in meno degli oltre 37mila attivi a fine 2010, con un calo del 26% in meno di sette anni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy