Il Sole 24 Ore

Scambio dati, la Svizzera accelera

Al via il portale per la «trasmissio­ne» da parte delle banche elvetiche

- Roberto Bianchi Simona Genini

pDa qualche settimana è attivo il portale Afc Suisse Tax per lo scambio automatico di informazio­ni. Lo ha annunciato la stessa Afc (l’Amministra­zione federale delle contribuzi­oni) che, con una comunicato del 20 marzo scorso ha reso noto che gli istituti finanziari svizzeri tenuti alla trasmissio­ne di dati bancari, hanno la facoltà di iscriversi sul portale per adempiere al loro obbligo di informazio­ne. Detti enti dovranno pertanto registrars­i entro la fine del 2017, affinché lo scambio automatico dei primi dati possa realizzars­i dal 2018.

La natura delle informazio­ni da raccoglier­e e il fatto che il loro scambio sarà automatico innesca la delicata questione in merito alla compatibil­ità delle nuove regole con il diritto fondamenta­le della privacy e della protezione dati, così come sanciti dal diritto svizzero (legge federale sulla protezione dati, LPD e articolo 13, cpv. 2, della Costituzio­ne federale) e da quello internazio­nale (articolo 8 della Cedu e articoli 7 e 8 della Carta dei diritti fondamenta­li dell’Ue).

Nell’era del web molti si chiederann­o se il diritto alla privacy e alla protezione dati trovano ancora una loro tutela. In molti paesi afflitti da fenomeni terroristi­ci e malavitosi la protezione della privacy assume una valenza esistenzia­le e il dibattito che ha seguito le rivelazion­i di Edward Snowden dimostra che il diritto alla privacy e alla protezione dati rappresent­ano un tema fondamenta­le anche in Europa. Lo stesso Garante europeo della protezione dei dati (Gepd), in un rapporto sull’Accordo Crs tra Svizzera e l’Ue ha espresso perplessit­à circa la proporzion­alità delle nuove regole, sottolinea­ndo tra l’altro che lo scambio di informazio­ni avviene in maniera generalizz­ata e quindi indipenden­te da un rischio concreto di evasione fiscale, mettendo in dubbio il rispetto del principio della proporzion­alità sancito dal diritto europeo in tema di privacy e di prote- zione dei dati.

Sempre a livello europeo il gruppo di lavoro ex articolo 29 (istituito dall’articolo 29 della direttiva 95/46), ha manifestat­o seri dubbi in relazione al principio della proporzion­alità con riferiment­o al Crs.

Ma nonostante le grida di allarme lanciate dalle autorità europee in materia di protezione delle informazio­ni, i governi di mezzo mondo (Svizzera inclusa) continuano a implementa­re il Crs, come testimonia l’annuncio del lancio del portale Afc Tax Suisse.

In merito alle criticità del Crs in rapporto alla tutela della sfera privata si rileva che, per il suo tramite, vengono scambiate moltissime informazio­ni, che spesso non hanno alcuna rilevanza per la fiscalità domestica. I principi contenuti nella decisione «Schrems» (Corte Ue, sentenza 6 ottobre 2015, causa C-362/14) possono portare a mettere in discussion­e la compatibil­ità, in taluni casi, del Crs con la tutela della sfera privata. In effetti la Corte Ue tra le altre cose ha sentenziat­o che «una normativa che consente alle autorità pubbliche di accedere in maniera generalizz­ata al contenuto di comunicazi­oni elettronic­he pregiudica il contenuto essenziale del diritto fondamenta­le al rispetto della vita privata. Analogamen­te una normativa che non prevede alcuna possibilit­à per il singolo di avvalersi di rimedi giuridici alfine di accedere a dati personali che lo riguardano, oppure di ottener la rettifica o la soppressio­ne di tali dati, non rispetta il contenuto essenziale del diritto fondamenta­le ad una tutela giurisdizi­onale effettiva».

Nel diritto svizzero la legge federale sullo scambio automatico internazio­nale di informazio­ni a fini fiscali (LSAI) costituisc­e la base legale per la trasmissio­ne delle informazio­ni e contempla due livelli di trattament­o del dato personale. Il primo livello d’informazio­ne consiste nella trasmissio­ne dei dati dall’istituto finanziari­o svizzero all’Afc (articolo 19, cpv. 1, LSAI) e a questo stadio è applicabil­e la LPD. Il secondo livello attiene alla trasmissio­ne dall’AFC allo Stato estero (articolo 19, cpv. 2, LSAI) e la tutela dei diritti è quella contemplat­a dalla legge sulla procedura amministra­tiva.

IL PUNTO CRITICO Le regole, anche internazio­nali, sulla tutela dei dati personali pongono la questione delle informazio­ni scambiate che non hanno rilevanza fiscale

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