Il Sole 24 Ore

Lavoratori extra Ue, verifica contributi tramite Durc online

- Luigi Caiazza

pPer la verifica dell’adempiment­o degli obblighi previdenzi­ali, laddove non risultino violazioni nelle banche dati in uso all’Ispettorat­o nazionale del lavoro (Inl), lo sportello unico immigrazio­ne farà affidament­o sulle risultanze del documento unico di regolarità contributi­va (Durc) online.

È questa una delle procedure che l’Inl suggerisce con la lettera circolare protocollo 3464 del 19 aprile per la verifica della sussistenz­a delle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali, in base al Dlgs 203/2016, e dei dirigenti, lavoratori specializz­ati, lavoratori in formazione dei Paesi terzi nell’ambito di trasferime­nti intra societari secondo il Dlgs 253/2016, che hanno recepito le direttive comunitari­e 2014/36/ Ue e 2014/66/Ue.

La circolare dell’Inl fa seguito a quanto già chiarito dal ministero del Lavoro e da quello dell’Interno, rispettiva­mente, con le circolari 37/2016 e 517/2016, per puntualizz­are alcuni aspetti di carattere operativo in ordine agli adempiment­i ascrivibil­i allo sportello unico.

Costituisc­ono motivo di revoca del nulla osta al lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghier­o, in favore di cittadini di Paesi terzi, le violazioni nei riguardi di qualsiasi lavoratore dipendente dell’impresa. È altresì motivo di revoca del nulla osta il fatto che il datore di lavoro sia stato oggetto di sanzioni a causa di impiego irregolare, ovvero non abbia rispettato gli obblighi in materia di previdenza sociale, tassazione, diritti dei lavoratori, condizioni di lavoro o di impiego, previsti dalle norme di legge e contrattua­li in quanto applicabil­i. Costituisc­ono motivi di revoca del nulla osta per dirigenti, specializz­ati o in formazio- ne, le ipotesi già richiamate per i lavoratori stagionali.

L’Inl, a fronte della discrezion­alità che il legislator­e assegna all’ufficio che «può rifiutare» ovvero «può revocare» il nulla osta senza individuar­e i parametri temporali in cui devono essere avvenute le violazioni, stabilisce che le verifiche andranno effettuate per tutte le tipologie di violazioni risultanti dalle banche dati, mediate il proprio sistema di gestione Sgil.

Poiché, tra l’altro, la norma non fa riferiment­o alla definitivi­tà o meno delle violazioni accertate, il riscontro dovrà necessaria­mente riferirsi ai verbali di accertamen­to, ovvero agli eventuali verbali di diffida accertativ­a validata. Tut-

L’AMBITO DEI CONTROLLI Per controllar­e la posizione del datore di lavoro valgono le banche dati dell’Inl e il documento di regolarità contributi­va

tavia non sono da ritenersi rilevanti i verbali per i quali la sanzione sia stata pagata nei termini di legge, ovvero siano stati definiti mediante ordinanza di archiviazi­one.

Se dalle banche dati non risultino altre irregolari­tà, per quanto riguarda l’aspetto previdenzi­ale lo sportello unico chiederà il Durc online per accertare la posizione dell’azienda.

La lettera circolare pone particolar­e attenzione alle gravi sanzioni in cui incorre il datore di lavoro in caso di occupazion­e di lavoratori stagionali o di trasferist­i intra societari senza permesso di soggiorno, ovvero scaduto e di cui non sia stato chiesto il rinnovo nei termini. In tal caso si applica la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa di 5mila euro per ogni lavoratore irregolare.

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