Meridiana-Qatar, in attesa del closing si parte dalla flotta
pÈ passato quasi un anno da quando lo scorso 26 giugno venne firmato l’accordo tra i sindacati e il vertice di Meridiana, passaggio necessario per convincere Qatar Airways a entrare con una quota del 49% nel capitale della seconda compagnia aerea italiana. Un’operazione di ristrutturazione che ha portato alla riduzione di 400 organici e degli stipendi del 20% arginando le perdite della compagnia i n profondo rosso da anni.
Dalla firma sono passati otto mesi di stallo in attesa del via libera dell’Antitrust europeo, arrivato soltanto lo scorso 23 marzo, mesi durante i quali si è lavorato al closing dell’accordo che potrebbe arrivare a giorni. Tempi lunghi che hanno ritardato l’adozione del nuovo piano industriale, ma che non ha fermato la macchina lavorando al conferimento di Meridiana Fly ad Aqa Holding, la nuova capogruppo dove siedono Alisarda dell’Aga Kahn e la compagnia emiratina. Oltre a Meridiana Fly sotto il cappello della nuova capogruppo sono passati anche Air Italy e Meridiana Maintenance. Ora si attende l’ultimo passaggio, l’aumento di capitale con cui Qatar Airways salirà al 49% della compagnia (quota stimata in circa 80 milioni di euro)mentrela maggioranza resterà all'Aga Kahn, attraverso il fondo Akfed. Il quale manterrà il con- trollo dell’aeroporto di Olbia.
Mesi di transizione per la compagnia in attesa del via libera dell’Antitrust, senza un piano industriale per dare nuovo impulso al vettore che nel 2016 ha trasportato 2.627.654 in calo del 6,3% rispetto all’anno precedente, secondo i dati Enac. In questa fase, Meridiana ha cercato di mantenere le posizioni rafforzando la sua operatività sugli aeroporti di Milano Linate-Malpensa e su Olbia il core business del vettore oltre a New York e Londra per lungo raggio. Con l’arrivo del Qatar Airways, il primo passo sarà l’ammodernamento della flotta con i nuovi Boeing 737 Max velivoli di ultima generazione, destinati ad andare a sostituire anche gli ultimi 4 MD-80 che Meridiana ha ancora in flotta. Lo stesso ceo della compagnia emiratina Akbar al-Baker recentemente ha detto che Meridiana nei prossimi cinque anni potrebbe arrivare ad avere 50 nuovi aerei tra Airbus e Boeing.
Se Meridiana sarà un esempio da seguire per Alitalia lo si vedrà nei prossimi mesi. Di certo in comune hanno un modello di business superato dalla concorrenza dei vettori low cost che nel 2016 hanno visto aumentare il traffico in Italia del 7,04% contro il 2,5% dei vettori tradizionali. Un modello che benché sovvenzionato non regge più. Passare al nuovo mondo è difficile, ma non impossibile.