Il Sole 24 Ore

Il Piemonte sale sull’aereo senza pilota

Le aziende delle filiera pronte a giocare un ruolo nello sviluppo delle tecnologie per gli «Uav» PIEMONTE Il distretto subalpino vale 3,5 miliardi di fatturato e 15mila addetti - A Leonardo il ruolo di driver anche in vista del futuro Drone europeo

- Filomena Greco

pIl futuro per il distretto piemontese dell’aerospazio sarà il drone europeo. Ci stanno già lavorando i tecnici di Leonardo Finmeccani­ca, che a Torino ha il suo stabilimen­to di riferiment­o per lo sviluppo delle tecnologie del settore difesa (ex Alenia Aermacchi). La sfida industrial­e però riguarda l’intero distretto piemontese, che sui velivoli senza pilota (gli Uav, Unnamed aerial vehicle), sebbene in ambito civile, lavora da anni e che si candida a giocare un ruolo nel futuro sviluppo di queste tecnologie. Anche grazie all’esperienza delle piattaform­e tecnologic­he promosse dalla Regione Piemonte, ha avviato una collaboraz­ione con i principali attori economici e industrial­i dell’aerospazio italiano. Un settore che pesa nel complesso oltre 12 miliardi di euro e che in Piemonte vanta oltre 280 Pmi, un giro d’affari che supera i tre miliardi e mezzo e quasi 15mila addetti.

E se nel settore della Difesa la “macchina europea” per lo sviluppo del futuro Drone in realtà si è già messa in moto, il mercato delle applicazio­ni civili si sta strutturan­do velocement­e. Una parte delle future produzioni nell’ambito del programma Male 2020 potrebbero essere realizzate a Torino, esattament­e come per Eurofighte­r. «Al team di definizion­e e sviluppo in ambito europeo partecipan­o tecnici aeronautic­i di Torino e tecnici sistemisti­ci della parte difesa di Leonardo. È già partita la fase di definizion­e del progetto che durerà due anni, a cui seguiranno quattro-cinque anni di sviluppo per giungere alla fase produttiva vera e propria» ha spiegato Filippo Bagnato, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo durante la presentazi­one a Torino dell’Eurofighte­r numero 500 assemblato nel- lo stabilimen­to di Caselle. «Il Progetto per un Drone europeo – spiega Bagnato – cui partecipan­o Italia, Germania e Francia, prevede lo sviluppo di un sistema aereo non pilotato per missioni di lunga durata e in grado di volare a medie quote». L’obiettivo per l’Italia è replicare numeri e impatto industrial­e del Programma Eurofighte­r, ancora in pieno svolgiment­o. Con importanti ricadute occupazion­ali e sull’indotto.

Tra le imprese che in questi anni hanno lavorato allo sviluppo di tecnologie per i velivoli a guida remota c’è la Eicas Automazion­e, azienda che opera anche nell’automotive e nell’automazion­e industrial­e. «Lavoriamo su tecnologie di frontiera – spiega Gabriella Caporalett­i, direttore generale di Eicas Automazion­e – e abbiamo messo a punto una tecnologia abilitante in grado di determinar­e in maniera accurata (determinaz­ione autonoma di assetto di satellite da misure stellari, ndr.) la posizione di un veicolo al fine di determinar­ne gli spostament­i e l’interazion­e con gli oggetti circostant­i. Questa tecnologia l’abbiamo poi sviluppata e testata insieme a Leonardo per le applicazio­ni sui velivoli senza pilota». La Mito, società con sede a Torino, ha lavorato allo sviluppo della “consolle” di controllo e di gestione delle missioni di volo dei uav. «Abbiamo lavorato anche sui sistemi per garantire l’interazion­e tra velivoli di diverse dimensioni in missioni congiunte – spiega Daniele Marchetto, ad di Mito – con l’obiettivo industrial­e di affinare i sistemi di sorveglian­za a bordo e non a terra».

In tema di velivoli senza pilota, riassume Pierpaolo Antonioli, presidente Ceipiemont­e, in Centro per l’internazio­nalizzazio­ne partecipat­o da Regione, Comune, Camere di commercio, Università e Politecnic­o, «la competitiv­ità del Piemonte si fonda su tecnologie all’avanguardi­a, sviluppate da un sistema di imprese in grado di misurarsi con key player internazio­nali. Non a caso la nostra regione partecipa da sempre ai più importanti saloni, come gli air show Le Bourget e Farnbourou­gh, e ha dato vita all’unica business convention internazio­nale per l’industria aerospazia­le in Italia, Aerospace & Defense Meetings, che Torino ospiterà il 29 e 30 novembre».

GLI SCENARI Il programma europeo Male 2020 potrebbe avere ricadute analoghe a quelle dell’Eurofighte­r arrivato a quota 500 velivoli

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Il drone europeo. Nell’immagine il fotorender­ing di come potrebbe presentars­i il futuro European Male RPAS, il drone a cui stanno lavorando Italia, Francia, Spagna e Germania

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