Mattarella in Argentina e Uruguay: due tappe tra export e italiani all’estero
Un viaggio che era stato rinviato, lo scorso anno a luglio, dopo la notizia dell’attacco terroristico agli italiani in Bangladesh. Era appena arrivato a Città del Messico quando lo informarono della morte degli italiani e– a quel punto – cancellò subito le due altre tappe della visita, Argentina e Uruguay. E dunque la partenza del prossimo sabato, fino al 13 maggio, è la ripresa di quell’impegno che un anno fa Sergio Mattarella non ha potuto rispettare. Una settimana tra Buenos Aires, Bariloche e Montevideo con una missione molto chiara: favorire i rapporti commerciali attraverso la firma di accordi bilaterali e una visita in un Paese che conta più italiani residenti all’estero (gli iscritti all’Aire sono più di un milione). In particolare a Buenos Aires ci sarà un business forum al quale parteciperanno molte imprese italiane ed argentine con 4 tavoli tematici per settore produttivo. Già oggi l’interscambio tra i due Paesi supera i due miliardi di euro (dato 2016) con un incremento nell’ultimo anno del 10 per cento. Dunque un mercato in espansione fatto di 44 milioni di abitanti. A seguire Mattarella nel viaggio ci sarà il ministro degli Esteri Alfano mentre il sottosegretario allo Sviluppo economico – Ivan Scalfarotto – seguirà le “sessioni” più commerciali. Era da tempo che l’Argentina aspettava la visita di un capo di Stato visto che l’ultima volta era stata nel 2001 con Carlo Azeglio Ciampi, poi dopo le turbolenze politiche e finanziarie che hanno attraversato il Paese, questa visita segna un profondo riavvicinamento – come dicono al Quirinale – che è testimoniato non solo dall’incontro alla Casa Rosada con il presidente Macri ma soprattutto per l’invito rivolto a Mattarella a parlare a Camere riunite. Al Colle sottolineano anche l’attenzione costante del presidente Mattarella al profilo internazionale e commerciale: ad Addis Abeba fece tappa all’Unione Africana, a Giakarta all’Asean e a Montevideo visiterà la sede legale del Mercosur.
Intanto ieri al Quirinale è stato ricevuto il presidente tedesco Steinmeier con il quale Mattarella è andato a visitare le Fosse Ardeatine. Un momento storico, una nuova tappa sulla via della riconciliazione tra Roma e Berlino: così vogliono leggere al Quirinale la visita nel luogo dove i nazisti uccisero per rappresaglia 335 italiani. Era il ’44 e da allora non era mai successo che due presidenti fossero presenti insieme a ricordare quella tragedia.