Bnl, crescono profitti e impieghi
La banca registra una buona performance anche nella raccolta indiretta
pBnl chiude il primo trimestre con un utile ante imposte di 18 milioni, in aumento di 26 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016. L’asticella registrata a fine marzo, come si legge nella nota diffusa ieri dalla banca guidata da Andrea Munari, è successiva all’attribuzione di un terzo dei risultati del private banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione International Financial Services). Gli impieghi dell’istituto risultano poi in crescita del 2,3% nel primo trimestre, con un incremento sia nel segmento retail che in quello imprese. I depositi aumentano dell’11,3%, con una considerevole crescita dei conti correnti.
Bnl registra altresì una buona performance nella raccolta indiretta, con una progressione dell’8,5% nell’assicurazione vita e del 12,4% nei fondi di investimento rispetto al primo trimestre 2016. Il margine di intermediazione è in calo dell’1,3% e si attesta a 727 milioni, mentre il margine d’interesse segna una riduzione del 5,5% a causa del persistere di un contesto di tassi bassi. Le commissioni salgono del 6,7% grazie al positivo andamento della raccolta e del private banking. Nel primo trimestre, poi, si registra un incremento dell’1,6% dei costi operativi, a quota 469 milioni, ma, escludendo l’impatto di Ifric 21, il rialzo sarebbe stato più contenuto, a +1,2 per cento.
Il risultato lordo di gestione si attesta a 258 milioni di euro, con una flessione del 6,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Il costo del rischio, pari a 115 punti base in rapporto agli impieghi della clientela, diminuisce di 46 milioni di euro sul primo trimestre 2016 con un progressivo miglioramento del portafoglio creditizio.