Il Sole 24 Ore

Sprint sulle stazioni di servizio TotalErg

A breve gli advisor Rothschild e Hsbc deciderann­o sui possibili acquirenti

- Carlo Festa

pS embra nelle fasi finali l’asta sulle stazioni TotalErg. A breve gli advisor Rothschild e Hsbc dovrebbero infatti decidere i soggetti con i quali continuare la trattativa per cedere le 2.600 stazioni di servizio di TotalErg, joint venture fra Erg e il colosso francese Total.

Lo scorso 28 aprile sarebbero infatti arrivate le offerte da parte di 4-5 soggetti. In corsa ci sarebbero soprattutt­o grandi fondi di private equity internazio­nali come Tdr Capital, che controlla la spagnola Intervias.

Ma della partita secondo indiscrezi­oni sarebbe anche il colosso finanziari­o britannico Terra Firma specializz­ato in i nvestiment­i sul settore energetico. Tra gli offerenti esteri ci sarebbe anche il gruppo irlandese Dcc e i nfine Glencore, con quest’ultimo interessat­o però alla sola atti- vità di fornitura. Infine, secondo i rumors avrebbe fatto un’offerta anche il Gruppo Api ( Anonima Petroli italiana): il gruppo guidato da Daniele Bandiera sarebbe però in corsa da solo e non, come sembrava inizialmen­te, alleato con il private equity Advent che si sarebbe ritirato dalla partita alcune settimane fa.

Ora gli advisor Rothschild e Hsbc dovrebbero scegliere secondo le attese due soggetti con i quali proseguire le trattative. Da rilevare che Api , che ha circa 2.600 stazioni di servizio con una quota di mercato intorno al 10%, starebbe esaminando anche altri dossier di acquisizio­ne oltre a TotalErg. Api starebbe infatti guardando anche alla rete italiana delle stazioni Esso che secondo i rumors sarebbe in vendita: la casa madre statuniten­se ExxonMobil punterebbe a cedere la rete delle stazioni, presenti in una decina di regioni italiane, ma a mantenere il brand Esso.

Tornando all’asta su TotalErg, a fine gennaio si era chiusa la fase delle manifestaz­ioni di interesse, dove si erano presentati oltre una decina di soggetti. Nella fase iniziale, ad esempio, era presente anche tra i gruppi industrial­i Saras, interessat­a però alla sola attività di l ogistica, ma anche grandi fondi i nternazion­ali come Kkr e Carlyle.

L’operazione di cessione di TotalErg, se dovesse andare in porto, potrebbe essere di dimensioni numeriche rilevanti: dovrebbe attestarsi intorno ai 700-800 milioni di euro.

Da notare che TotalErg detiene anche il 25% della raffineria Sarpom di Trecate (l’altro 75% fa capo a Esso Italiana), con una capacità effettiva di 9 milioni di tonnellate l’anno, che secondo quanto indicato da Reuters potrebbe essere alienata attraverso una procedura parallela sempre che si riesca a trovare un compratore.

IL PROCESSO L’operazione potrebbe valere circa 700 milioni di euro In corsa Terra Firma, Tdr Capital, Dcc, Glencore e Api, che corre da sola

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