Il Sole 24 Ore

Legittima la difesa da un’aggression­e notturna e in casa

Saltano le larghe intese

- Giovanni Negri

pAlla fine saltano le larghe intese sulla riforma della legittima difesa. Anche l’ultima versione del testo messa a punto dalla commission­e Giustizia della Camera è indigeribi­le per Forza Italia e Lega. A questo punto sarà l’Aula questa mattina a votare il provvedime­nto. A mettere una pietra sopra l’intesa che era sembrata possibile è stato lo stesso Silvio Berlusconi, netto nel sostenere che «il testo finale non è certo adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono». A replicargl­i il relatore al provvedime­nto e responsabi­le Giustiziai del Pd David Ermini per il quale « Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse neanche quello approvato nel 2006 dal suo governo! Io penso che vogliano sottrarsi a qualsiasi responsabi­lità politica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma».

E il leader di Lega Nord, Matteo Salvini attacca: «per noi è necessario che si cancelli l’articolo 52, quello dell’eccesso della legittima difesa. Io punto al modello alla tedesca: se entri a casa mia, io posso reagire, senza lasciare tanti spazi di interpreta­zione al giudice».

Nel dettaglio, per effetto degli emendament­i approvati (il voto di oggi sarà sugli ordini del giorno e sul complesso del disegno di legge), viene specificat­o che si considera legittima difesa la reazione a un’aggression­e in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all’introduzio­ne con violenza, minaccia o inganno. E, su questo punto va registrato come il voto favorevole comprenda anche Forza Italia.

Resta comunque ferma la necessità che ci sia proporzion­e tra difesa e offesa e l’attualità del pericolo. Già oggi peraltro si presume che ci sia proporzion­e se la difesa anche con le armi riguarda un’aggression­e domiciliar­e che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desi-

I TEMPI Oggi voto in aula alla Camera Berlusconi: «Testo che non viene incontro alle esigenze di sicurezza degli italiani» Ermini: «Critiche generiche»

stenza e vi è pericolo di aggression­e, se si difende il proprio patrimonio.

Nella legittima difesa domiciliar­e è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenz­a di un grave turbamento psichico causato dall’aggressore. Grave turbamento che comunque dovrà sempre essere valutato dall’autorità giudiziari­a.

Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processual­i e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.

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