Il report della Marina per l’inchiesta Ong
Il Csm sostiene Zuccaro: avanti con le indagini - Il Senato convoca anche il Pm di Trapani
Non solo il rapporto Frontex: a far scattare l’indagine del procuratore Carmelo Zuccaro sui presunti contatti tra navi delle Ong (organizzazioni non governative) e scafisti per il traffico dei migranti è una documentazione consegnata dalla Marina militare a Zuccaro. È stato lo stesso Zuccaro a dichiararlo in commissione Difesa: ha in mano «dati che vengono da Frontex e dalla Marina militare, in particolare i dispositivi impegnati nella missione Eunavformed. Abbiamo un contatto intenso con l’ammiraglio Credendino e con l’ammiraglio Bergutti Bergotto». Fino a poco tempo fa al comando dell’operazione «Sophia».
Il focus sulla presenza delle navi delle Ong è stato fatto fin dall’anno scorso - da Frontex al ministero dell’Interno - e non è una novità dell’ultima ora. Ma la nascita dell’inchiesta di Zuccaro è legata soprattutto a un fatto specifico. Sul canale radio VHF 16, in fase di pattugliamento, un’unità della Marina militare sente una conversazione sospetta tra uno scafista e un addetto di una nave Ong. Fatti i calcoli per individuare la posizione, i militari si avvicinano all’imbarcazione nel mirino e fanno rilievi fotografici. Il tutto viene poi consegnato dalla Marina a Zuccaro. Ma, come dice lui stesso, «non sono prove utilizzabili». Per forza: non ci sono intercettazioni autorizzate da un ufficio giudiziario. Né documentazioni prodotte da un organismo di polizia giudiziaria: a farla da padrone, in quasi tutte le indagini sui trafficanti di esseri umani, è infatti lo Sco, il servizio centrale operativo della Polizia di Stato. E anche la Guardia di Finanza. Il dipartimento di Ps, soprattutto, da tempo aveva accertato il fenomeno poi denunciato da Zuccaro dell’anomala presenza delle Ong. Ma con una distinzione specifica: il personale a bordo di queste navi. Molto spesso non dipen- denti dalle Ong. In qualche caso, come sembra emergere, pronti ad azioni senza scrupoli. Non solo estranei, dunque, all’azione umanitaria, ma perfino in grado di screditare l’attività delle organizzazioni di riferimento. Gira poi un video che riprende una presunta consegna di migranti agli scafisti da parte di militari della guardia costiera libica.
Certo il Csm, come è emerso ieri, è pronto a dare «ogni sostegno possibile» a Zuccaro sul piano giudiziario mentre alcuni rilievi potrebbero sorgere sulle sue esternazioni. Tra le Ong più attive c’è la maltese Moas: in tre anni ha soccorso oltre 35mila migranti con navi e droni spingendosi anche, hanno spiegato i responsabili in Parlamento, in acque libiche, «ma sempre su indicazione del Centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera di Roma. Non riceviamo comunque richieste d’intervento dalla Libia, non abbiamo mai spento i trasponder e siamo disponibili a fornire la lista dei donatori che ci finanziano». Tra i donatori non figura il magnate George Soros, che ha definito «false» le notizie su presunti suoi finanziamenti per «favorire l’afflusso di migranti in Europa». Ma l’audizione del Moas non ha convinto Forza Italia e Lega.
Al Senato dovrà riferire in audizione il pm di Trapani, procura che indaga su una Ong. Ha detto ieri il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: «Ringrazio tutti, volontari, Guardia costiera, forze della Marina e dell’ordine ogni giorno impegnati nel soccorso e nella salvezza di vite umane: ogni giorno si salvano vite e un paese come il nostro non può che esserne fiero». Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, è «sbagliato e ingeneroso associarsi ad accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali» contro le Ong. Da parte sua il comandante generale della Guardia Costiera, l’ammiraglio Vincenzo Melone, ha confermato che le navi Ong operano «sotto il controllo» della Guardia Costiera nella ricerca e soccorso.
Ieri l’ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) è stato vittima di un assalto vandalico di alcuni dimostranti del movimento di destra Forza Nuova.
IL BLITZ DI FORZA NUOVA Assalto di Forza nuova alla sede Oim La Ong Moas in commissione: «Nessun contatto con i trafficanti»