Il Sole 24 Ore

Il report della Marina per l’inchiesta Ong

Il Csm sostiene Zuccaro: avanti con le indagini - Il Senato convoca anche il Pm di Trapani

- Marco Ludovico

Non solo il rapporto Frontex: a far scattare l’indagine del procurator­e Carmelo Zuccaro sui presunti contatti tra navi delle Ong (organizzaz­ioni non governativ­e) e scafisti per il traffico dei migranti è una documentaz­ione consegnata dalla Marina militare a Zuccaro. È stato lo stesso Zuccaro a dichiararl­o in commission­e Difesa: ha in mano «dati che vengono da Frontex e dalla Marina militare, in particolar­e i dispositiv­i impegnati nella missione Eunavforme­d. Abbiamo un contatto intenso con l’ammiraglio Credendino e con l’ammiraglio Bergutti Bergotto». Fino a poco tempo fa al comando dell’operazione «Sophia».

Il focus sulla presenza delle navi delle Ong è stato fatto fin dall’anno scorso - da Frontex al ministero dell’Interno - e non è una novità dell’ultima ora. Ma la nascita dell’inchiesta di Zuccaro è legata soprattutt­o a un fatto specifico. Sul canale radio VHF 16, in fase di pattugliam­ento, un’unità della Marina militare sente una conversazi­one sospetta tra uno scafista e un addetto di una nave Ong. Fatti i calcoli per individuar­e la posizione, i militari si avvicinano all’imbarcazio­ne nel mirino e fanno rilievi fotografic­i. Il tutto viene poi consegnato dalla Marina a Zuccaro. Ma, come dice lui stesso, «non sono prove utilizzabi­li». Per forza: non ci sono intercetta­zioni autorizzat­e da un ufficio giudiziari­o. Né documentaz­ioni prodotte da un organismo di polizia giudiziari­a: a farla da padrone, in quasi tutte le indagini sui trafficant­i di esseri umani, è infatti lo Sco, il servizio centrale operativo della Polizia di Stato. E anche la Guardia di Finanza. Il dipartimen­to di Ps, soprattutt­o, da tempo aveva accertato il fenomeno poi denunciato da Zuccaro dell’anomala presenza delle Ong. Ma con una distinzion­e specifica: il personale a bordo di queste navi. Molto spesso non dipen- denti dalle Ong. In qualche caso, come sembra emergere, pronti ad azioni senza scrupoli. Non solo estranei, dunque, all’azione umanitaria, ma perfino in grado di screditare l’attività delle organizzaz­ioni di riferiment­o. Gira poi un video che riprende una presunta consegna di migranti agli scafisti da parte di militari della guardia costiera libica.

Certo il Csm, come è emerso ieri, è pronto a dare «ogni sostegno possibile» a Zuccaro sul piano giudiziari­o mentre alcuni rilievi potrebbero sorgere sulle sue esternazio­ni. Tra le Ong più attive c’è la maltese Moas: in tre anni ha soccorso oltre 35mila migranti con navi e droni spingendos­i anche, hanno spiegato i responsabi­li in Parlamento, in acque libiche, «ma sempre su indicazion­e del Centro di coordiname­nto marittimo della Guardia costiera di Roma. Non riceviamo comunque richieste d’intervento dalla Libia, non abbiamo mai spento i trasponder e siamo disponibil­i a fornire la lista dei donatori che ci finanziano». Tra i donatori non figura il magnate George Soros, che ha definito «false» le notizie su presunti suoi finanziame­nti per «favorire l’afflusso di migranti in Europa». Ma l’audizione del Moas non ha convinto Forza Italia e Lega.

Al Senato dovrà riferire in audizione il pm di Trapani, procura che indaga su una Ong. Ha detto ieri il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: «Ringrazio tutti, volontari, Guardia costiera, forze della Marina e dell’ordine ogni giorno impegnati nel soccorso e nella salvezza di vite umane: ogni giorno si salvano vite e un paese come il nostro non può che esserne fiero». Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, è «sbagliato e ingeneroso associarsi ad accuse generiche, congettura­li e politicame­nte strumental­i» contro le Ong. Da parte sua il comandante generale della Guardia Costiera, l’ammiraglio Vincenzo Melone, ha confermato che le navi Ong operano «sotto il controllo» della Guardia Costiera nella ricerca e soccorso.

Ieri l’ufficio di Coordiname­nto per il Mediterran­eo dell’Organizzaz­ione Internazio­nale per le Migrazioni (Oim) è stato vittima di un assalto vandalico di alcuni dimostrant­i del movimento di destra Forza Nuova.

IL BLITZ DI FORZA NUOVA Assalto di Forza nuova alla sede Oim La Ong Moas in commission­e: «Nessun contatto con i trafficant­i»

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AP La macchina dei soccorsi. Focus sulla presenza delle navi delle Ong
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