Lombardia, risale la produzione
L’indice della Regione arriva a ridosso della media dell’Unione europea LOMBARDIA
pL’Europa adesso non è più così lontana. La crescita superiore alle attese della produzione industriale lombarda nel primo trimestre porta l’indice a ridosso dei livelli Ue, distanziando la media italiana di oltre 12 punti. Lo scatto è deciso e visibile in tutti gli indicatori, dalla produzione ai ricavi; dalle nuove commesse all’occupazione, risultato di un progresso corale sia in termini settoriali che geografici. Nell’indagine di Unioncamere-Confindustria Lombardia, tra gennaio e marzo la produzione lievita del 4%, 16esimo progresso trimestrale consecutivo: per trovare un valore più alto occorre tornare indietro di quasi sei anni.
In termini settoriali solo il tessile resta in terreno negativo, con scatti decisi che coinvolgo- no invece settori chiave come chimica e meccanica. Balzo, quest’ultimo, che si traduce in termini geografici nelle ottime performance di Brescia e Lecco. A sperimentare un recupero produttivo superiore al 5% è il 41% del campione, in crescita rispetto al periodo precedente, quasi il doppio rispetto alle aziende che invece vedono l’outupt in frenata analoga.
La dimensione della risalita produttiva è tale da tradursi in nuova occupazione, con un saldo positivo tra ingressi e uscite pari allo 0,5% e un nuovo calo della Cig richiesta dalle aziende: domanda avanzata dall’8,9% del campione, oltre 4 punti in meno rispetto allo stesso periodo 2016.
Positive sono anche le attese per i prossimi mesi, con una crescita dei saldi positivi sia per la domanda interna che per quella estera: l’indice dell’output è visto in crescita di un punto a quota 107,9 (l’attuale livello nella Ue).
«Il trimestre - spiega il presidente della piccola industria di Confindustria Lombardia Gianluigi Viscardi - è per la Lombardia il punto di svolta. È evidente che il settore manifatturiero stia reagendo positivamente al grande stimolo fornito dal Piano nazionale su Industria 4.0, che emerso anche da un recente studio Ucimu, sta cominciando a dare i propri frutti. Ma è stato importante, per l’intero sistema economico lombardo, che le imprese si siano fatte trovare pronte. In proposito vorrei rilanciare qui la proposta fatta dal presidente di Ucimu Massimo Carboniero al Ministro dello Sviluppo economico Calenda di trasformare il superammorta- mento i n un provvedimento strutturale e di inserire l’iperammortamento anche nella prossima Legge di Stabilità » . «La manifattura lombarda - commenta il vice presidente di Unioncamere Lombardia Daniele Riva - sembra in grado di agganciare la fase di consolidamento della crescita mondiale, come confermato dal forte incremento degli ordini esteri, anche se segnali positivi giungono anche dal mercato nazionale. In sintesi, il quadro che emerge è incoraggiante e le aspettative degli imprenditori tendono a guardare in senso positivo anche per il prossimo trimestre».
L’accelerazione dell’industria spinge Prometeia a rivedere al rialzo le stime sul Pil regionale per l’anno in corso, ipotizzando una crescita dell’1,2% in Lombardia, tre decimali in più rispetto alla media nazionale. Ma ora che la “locomotiva” del Paese accelera, anche le prospettive nazionali potrebbero migliorare.
Viscardi (Confindustria): «Punto di svolta, anche grazie a Industria 4.0» Prospettive in miglioramento per domanda interna e estera