Il Sole 24 Ore

La bellezza corre e attira investitor­i

Solo Usa e Francia ci superano nell’M&A, ma in Italia ancora pochi player finanziari

- Di Marika Ger vasio

a Un settore in crescita costante che attira sempre di più l’interesse degli investitor­i, come dimostra l’incremento di attività di M& A negli ultimi anni. È l’analisi sui trend in atto nell’industria cosmetica tracciata durante il 1° Beauty Summit Pambianco organizzat­o in partnershi­p con EY.

Negli ultimi dieci anni il mercato mondiale della cosmetica è passato da 142 ai 205 miliardi di euro del 2016, in aumento del 4% rispetto al 2015. Europa e Stati Uniti, con un valore rispettiva­mente di 62 e 77 miliardi, sono i mercati principali, «ma negli ultimi due anni hanno avuto una crescita moderata - commenta David Pambianco, ad di Pambianco Strategie di Impresa -. Il Paese che è cresciuto di più è la Cina con un +11,8%». In Europa i primi quattro Paesi - Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia - incidono per il 60%. In questo contesto il fatturato delle aziende di casa nostra è cresciuto del 5,1% nel 2016 trainato dall’export. I nostri partner commercial­i più importanti sono Germania, Francia e Usa. «Tuttavia vale la pena notare - aggiunge Pambianco - come nella top ten dei mercati esteri più importanti per la cosmetica italiana l’Asia sia assente, a dimostrazi­one del forte potenziale di sviluppo che le nostre aziende hanno in quella direzione».

Un settore in buono stato di salute quello del beauty, dunque, che offre ancora tantissime possibilit­à di sviluppo e che sta diventando protagonis­ta di una serie crescente di operazioni di M& A. In particolar­e, l’anno scorso le transazion­i registrate a livello globale sono state 64 a cui si aggiungono le 17 del primo trimestre di quest’anno: solo per citarne alcune, il deal più grosso messo a segno da Coty che si è aggiudicat­a 41 marchi di P&G Beauty Business e Ghd, Estée Lauder si è comprata Too Faced e Becca Cosmetics, L’Oréal It Cosmetics, CeraVe e Ambi, Puig si è accaparrat­a la casa di fragranze inglese Penhaligon’s e la francese L’Artisan Parfumeur.

L’Italia è il terzo mercato, per operazioni, dopo Stati Uniti e Francia. «Le transazion­i - commenta Roberto Bonacina, partner e lead advisor di Tas-EY - sono ancora prevalente­mente guidate da operatori corporate. Resta ancora inespresso il potenziale degli investitor­i finanziari che pesano poco meno di un quarto delle operazioni degli ultimi anni, al contrario di quello che succede nel mondo della moda». Fra i driver principali che spingono i grandi player mondiali ad ampliare e integrare i propri portafogli di marchi ci sono la volontà di diversific­are l’offerta con marchi di nicchia o premium, entrare in nuovi segmenti in crescita come il makeup oppure in mercati emergenti.

«Le principali società quotate nel settore - continua Bonacina - hanno dimostrato nel corso degli anni un’elevata stabilità a livello di crescita di margini e ricavi». Il comparto in Italia risulta, invece, ancora frammentat­o e composto da aziende di dimensioni relativame­nte piccole, spesso con marchi e format retail di primario interesse: le prime 20 società rappresent­ano circa il 33% del mercato con marginalit­à mediamente pari al 12,6%, sebbene presenti marchi di nicchia.

Per questo la dimensione aziendale diventa un fattore determinan­te per il successo. Ne è convinta Cristina Scocchia, che, chiusa l’avventura con L’Oréal Italia, sta affrontand­o una nuova sfida nel private equity e potrebbe diventare il nuovo “comandante” di The Body Shop. « Siamo un Paese molto importante per la cosmetica mondiale, ma abbiamo bisogno di far crescere le nostre aziende che, se restano piccole, avranno maggiori difficoltà a sviluppars­i in un mercato globale. Grandi dimensioni assicurano maggiore capacità di recuperare capitale e quindi fare investimen­ti, di espandersi all’estero e di conquistar­e nuovi consumator­i » . Le prime 10 società italiane per fatturato 2015.

Fatturato

Kiko

Sodalis

L. Manetti-H. Roberts

Euroitalia

Alfaparf Group

Intercos Europe

Mirato

Istituto Ganassini*

Paglieri

Cosmint group

Dati in milioni di euro

506

388

291

266

236

206

165

135

132

132

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