Via alla riforma del leasing: clienti e imprese più tutelati
Sarà rinegoziata l’assicurazione sul carburante, poi leasing degli aerei e contratto dei dipendenti
Approvata nel Ddl Concorrenza la riforma del contratto di leasing. «Per la prima volta - spiega Assilea - vengono fissati gli elementi essenziali del contratto di leasing con l'introduzione di una specifica definizione e di una disciplina di legge. La locazione finanziaria cessa dunque di essere annoverata trai contratti atipici, regolati solo fra le parti, assumendo la natura di un contratto tipico».
La nuova normativa estendende la tutela del cliente anche all’inadempiente: in caso di risoluzione, il concedente ha diritto alla restituzione del bene, ma è tenuto a corrispondere all’utilizzatore quanto ricavato dalla vendita o da un'altra collocazione, che deve essere effettuata ai valori di mercato. «Il quadro di regole certe si completa con strumenti di tutela del cliente che renderanno la locazione finanziaria ancora più competitiva - dice Corrado Piazzalunga, presidente di Assilea – Un fatto certamente rilevante per operatori e clienti, ma più in generale per il Paese, essendo la locazione finanziaria uno degli strumenti che più concretamente sta contribuendo alla ripartenza dell'economia spingendo le aziende a investire».
Il collegio dei commissari di Alitalia ha iniziato a lavorare al piano di ristrutturazione da consegnare entro 6 mesi (prorogabili di 3mesi) al governo: l’obiettivo è quello di «valorizzare la compagnia, e questo passa per un rilancio industriale: per trovare un partner dobbiamo essere appetibili, un’azienda efficiente, che vola e va bene», ha sintetizzato Luigi Gubitosi.
La legge Marzano affida ampi poteri ai tre commissari, e il loro lavoro non si esaurisce certamente ad ottobre visto che il loro mandato non ha scadenza. In prima istanza, dunque, si cerca un partner industriale, ma prima occorre ripulire i conti della compagnia, eliminare sovraccosti che allontanano possibili partner, iniziando dalla rinegoziazione dei contratti d’assicurazione sul prezzo del carburante: «Per il 2016 erano stati fatti contratti per non pagare il car- burante più di 68 dollari - ha aggiunto il commissario straordinario intervistato da Night Tabloid sulla Rai -, peccato che il prezzo del petrolio è andato più in basso, a 48 dollari circa. Oggi questa differenza vale circa 128 milioni di euro ed è questa la prima cosa su cui stiamo lavorando». Gubitosi ricorda che «il potere del commissario è anche quello di poter sciogliere certi contratti. Siamo tre commissari, ma tendo a pensare che saremo dell’idea di scioglierli».
Oggetto della rinegoziazione saranno anche i contratti di leasing - Alitalia ha due terzi della flotta aerea in leasing -, le forniture, insieme ad un nuovo contratto di lavoro, considerando che a dicembre Assaereo (l’associazione datoriale alla quale aderisce Alitalia) ha dato la disdetta del contratto nazionale, ma il tavolo per il rinnovo con il sindacato dopo un paio di incontri è saltato. Con il superamento di queste criticità Gubitosi è convinto che «Alitalia possa essere competitiva e trovare un interesse». Quindi il tema dei costi del personale - oggetto del preaccordo con i sindacati bocciato dal referendum - è stato solo «rinviato, non eliminato», e la soluzione - avverte il manager - «non sarà indolore», anche se adesso la parola d’ordine è «lavorare sul clima interno, creando un clima di fiducia» con i lavoratori, necessario per rilanciare la compagnia.
I due prossimi passaggi sono rappresentati dall’erogazione del prestito ponte da parte dello Stato per 600 milioni, che avverrà a prezzo di mercato, con un tasso di interesse pari all’Euribor a sei mesi maggiorato di mille punti base (in sostanza il 9,75%, pari a 58,5 milioni di interessi), che in base al Dl pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 2 maggio, dovranno essere rimborsati «entro sei mesi dall’erogazione, in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura». I 600 milioni secon- do Gubitosi «sono sufficienti» per coprire un arco temporale ampiamente superiore ai sei mesi. L’erogazione avverrà con un decreto interministeriale MiseMef entro 5 giorni dal Dl, dunque entro domani. Sono risorse essenziali per Alitalia che ha debiti complessivi per 3 miliardi e sta finendo la liquidità per pagare fornitori e stipendi. Come più volte confermato dal governo, il ritorno alla mano poubblica «non è un’opzione».
L’altro passaggio chiave è il bando per verificare le manifestazioni di interesse, previsto entro 15 girni dalla pubblicazione del decreto. Per Alitalia è importante che durante l’amministrazione straordinaria si continuino ad acquistare i biglietti, per avere ricavi: Gubitosi conferma che Alitalia «vola e continuerà a volare come ha sempre fatto. I voli sono estremamente regolari, l’obiettivo è che l’utente Alitalia non si accorga di nulla»