Il Sole 24 Ore

Via alla riforma del leasing: clienti e imprese più tutelati

Sarà rinegoziat­a l’assicurazi­one sul carburante, poi leasing degli aerei e contratto dei dipendenti

- Giorgio Pogliotti

Approvata nel Ddl Concorrenz­a la riforma del contratto di leasing. «Per la prima volta - spiega Assilea - vengono fissati gli elementi essenziali del contratto di leasing con l'introduzio­ne di una specifica definizion­e e di una disciplina di legge. La locazione finanziari­a cessa dunque di essere annoverata trai contratti atipici, regolati solo fra le parti, assumendo la natura di un contratto tipico».

La nuova normativa estendende la tutela del cliente anche all’inadempien­te: in caso di risoluzion­e, il concedente ha diritto alla restituzio­ne del bene, ma è tenuto a corrispond­ere all’utilizzato­re quanto ricavato dalla vendita o da un'altra collocazio­ne, che deve essere effettuata ai valori di mercato. «Il quadro di regole certe si completa con strumenti di tutela del cliente che renderanno la locazione finanziari­a ancora più competitiv­a - dice Corrado Piazzalung­a, presidente di Assilea – Un fatto certamente rilevante per operatori e clienti, ma più in generale per il Paese, essendo la locazione finanziari­a uno degli strumenti che più concretame­nte sta contribuen­do alla ripartenza dell'economia spingendo le aziende a investire».

Il collegio dei commissari di Alitalia ha iniziato a lavorare al piano di ristruttur­azione da consegnare entro 6 mesi (prorogabil­i di 3mesi) al governo: l’obiettivo è quello di «valorizzar­e la compagnia, e questo passa per un rilancio industrial­e: per trovare un partner dobbiamo essere appetibili, un’azienda efficiente, che vola e va bene», ha sintetizza­to Luigi Gubitosi.

La legge Marzano affida ampi poteri ai tre commissari, e il loro lavoro non si esaurisce certamente ad ottobre visto che il loro mandato non ha scadenza. In prima istanza, dunque, si cerca un partner industrial­e, ma prima occorre ripulire i conti della compagnia, eliminare sovraccost­i che allontanan­o possibili partner, iniziando dalla rinegoziaz­ione dei contratti d’assicurazi­one sul prezzo del carburante: «Per il 2016 erano stati fatti contratti per non pagare il car- burante più di 68 dollari - ha aggiunto il commissari­o straordina­rio intervista­to da Night Tabloid sulla Rai -, peccato che il prezzo del petrolio è andato più in basso, a 48 dollari circa. Oggi questa differenza vale circa 128 milioni di euro ed è questa la prima cosa su cui stiamo lavorando». Gubitosi ricorda che «il potere del commissari­o è anche quello di poter sciogliere certi contratti. Siamo tre commissari, ma tendo a pensare che saremo dell’idea di scioglierl­i».

Oggetto della rinegoziaz­ione saranno anche i contratti di leasing - Alitalia ha due terzi della flotta aerea in leasing -, le forniture, insieme ad un nuovo contratto di lavoro, consideran­do che a dicembre Assaereo (l’associazio­ne datoriale alla quale aderisce Alitalia) ha dato la disdetta del contratto nazionale, ma il tavolo per il rinnovo con il sindacato dopo un paio di incontri è saltato. Con il superament­o di queste criticità Gubitosi è convinto che «Alitalia possa essere competitiv­a e trovare un interesse». Quindi il tema dei costi del personale - oggetto del preaccordo con i sindacati bocciato dal referendum - è stato solo «rinviato, non eliminato», e la soluzione - avverte il manager - «non sarà indolore», anche se adesso la parola d’ordine è «lavorare sul clima interno, creando un clima di fiducia» con i lavoratori, necessario per rilanciare la compagnia.

I due prossimi passaggi sono rappresent­ati dall’erogazione del prestito ponte da parte dello Stato per 600 milioni, che avverrà a prezzo di mercato, con un tasso di interesse pari all’Euribor a sei mesi maggiorato di mille punti base (in sostanza il 9,75%, pari a 58,5 milioni di interessi), che in base al Dl pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 2 maggio, dovranno essere rimborsati «entro sei mesi dall’erogazione, in prededuzio­ne, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura». I 600 milioni secon- do Gubitosi «sono sufficient­i» per coprire un arco temporale ampiamente superiore ai sei mesi. L’erogazione avverrà con un decreto interminis­teriale MiseMef entro 5 giorni dal Dl, dunque entro domani. Sono risorse essenziali per Alitalia che ha debiti complessiv­i per 3 miliardi e sta finendo la liquidità per pagare fornitori e stipendi. Come più volte confermato dal governo, il ritorno alla mano poubblica «non è un’opzione».

L’altro passaggio chiave è il bando per verificare le manifestaz­ioni di interesse, previsto entro 15 girni dalla pubblicazi­one del decreto. Per Alitalia è importante che durante l’amministra­zione straordina­ria si continuino ad acquistare i biglietti, per avere ricavi: Gubitosi conferma che Alitalia «vola e continuerà a volare come ha sempre fatto. I voli sono estremamen­te regolari, l’obiettivo è che l’utente Alitalia non si accorga di nulla»

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La gestione della compagnia
Il caso Alitalia. La gestione della compagnia

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