Il Sole 24 Ore

Per l’antiricicl­aggio sanzioni attenuate

Via libera delle commission­i Giustizia e Finanze della Camera al parere - Il Senato voterà la prossima settimana Tra le condizioni l’applicazio­ne delle sanzioni solo per violazioni gravi o ripetute

- Marco Mobili e Giovanni Parente

pStop alle segnalazio­ni tardive e, per semplifica­re ulteriorme­nte gli adempiment­i di intermedia­ri e profession­isti, la Camera chiede al Governo di eliminare l’obbligo di Sos prima del compimento dell’operazione a rischio riciclaggi­o. Allo stesso tempo, però, viene esteso l’obbligo di segnalazio­ne di operazioni sospette ai reati presuppost­o associati. Non solo: per ampliare la circolazio­ne delle informazio­ni i deputati delle commission­i Giustizia e Finanze di Montecitor­io chiedono che l’Uif comunichi all’autorità giudiziari­a competente informazio­ni e risultati delle analisi svolte nei casi i n cui si possano desumere elementi diversi dal riciclaggi­o, dai reati presuppost­i associati e dal finanziame­nto del terrorismo.

Sono gli ultimi ritocchi al parere sullo schema di Dlgs di recepiment­o della quarta direttiva antiricicl­aggio che ha ottenuto il via libera con il voto favorevole anche di Sel e quello contrario del M5S. Un parere articolato che alla fine conta 26 condizioni più stringenti per il Governo e oltre 70 osservazio­ni se si contano anche quelle relative a correzioni formali. All’appello ora manca solo il parere del Senato il cui voto slitta alla prossima settimana per dipanare il nodo dei poteri attribuiti alle diverse strutture delegate a vigilare e monitorare il fenomeno del riciclaggi­o (Uif, Guardia di Finanza, Direzione antimafia e antiterror­ismo).

Più in generale, la linea seguita dai deputati è stata quella di ridurre oneri e adempiment­i e di rafforzare il sistema sanzionato­ri sui casi più gravi come quelli di frode (si veda quanto riportato mercoledì su queste colonne). Il parere finale della Camera conferma la necessità di integrare il provvedime­nto prevedendo la punizione dell’illecito penale nei casi in cui siano viola- ti gli obblighi di adeguata verifica e di conservazi­one dei documenti perpetrata attraverso attività fraudolent­e. Non solo perché la mano pesante colpirà anche coloro che utilizzano informazio­ni false o non veritiere relative al cliente.

Anche sul versante delle sanzioni amministra­tive si punta a introdurre un meccanismo di mitigazion­e limitando l’applicazio­ne delle penalità più pesanti ai casi di «violazioni gravi, ripetute o sistematic­he ovvero plurime». In sostanza per i soggetti diversi da intermedia­ri bancari e finanziari che omettono di effettuare la segnalazio­ne di operazione sospetta la richiesta dei parlamenta­ri è di applicare la sanzione amministra­tiva pecuniaria da 3mila a 1 milione di euro (con un limite massimo però del 40% del valore dell'operazione sospetta non segnalata) ma solo nelle circostanz­e più gravi e di recidiva.

Meno vincoli vengono chiesti sulla moneta elettronic­a. Liberando così dagli obblighi antiricicl­aggio soggetti particolar­i come i tabaccai per le ricariche delle carte di credito prepagate. E, tra le novità dell’ultima ora, i deputati chiedono che venga mes- so nero su bianco il principio della succession­e delle leggi nel tempo in base al quale nessuno può essere assoggetta­to a sanzioni se non in forza di una legge entrata in vigore prima della commission­e della violazione e, nel caso in cui un fatto non costituisc­a secondo una legge posteriore una violazione punibile, nessuno può essere punito per quel fatto, salvo che la sanzione sia già stata irrogata con provvedime­nto definitivo.

Tra le osservazio­ni che hanno un peso specifico meno vincolante per il Governo, invece, va sottolinea­ta la necessità di prevedere la gratuità o in alternativ­a costi standard o importi forfettari per la consultazi­one del Registro imprese nell’ottica dell’individuaz­ione della titolarità effettiva di persone giuridiche e trust. Sul fronte dei profession­isti, si segnala la richiesta di far adeguare il proprio comportame­nto alle linee guida proposte dai rispettivi organismi di autoregola­mentazione entro 12 mesi dall'entrata in vigore delle nuove regole e a seguito dell’approvazio­ne da parte del Comitato di sicurezza finanziari­a.

LE CORREZIONI PROPOSTE Succession­e delle leggi nel tempo da riconoscer­e salvo per le penalità irrogate con provvedime­nto definitivo Meno oneri sui tabaccai

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