Il Sole 24 Ore

Allo studio nuove proteste contro la macchina burocratic­a

- Federica Micardi

Isindacati dei commercial­isti tornano a mobilitars­i.

Il tavolo di coordiname­nto delle sette sigle sindacali della categoria (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Ungdcec, Unico e Unagraco), che si è incontrato martedì scorso a Firenze, sta lavorando a un’iniziativa che coinvolga, insieme ai profession­isti, anche le categorie economiche gravate dalla macchina burocratic­a.

Il motivo? Sono insoddisfa­tti per la «mancata continuità degli intendimen­ti espressi dal Mef nell’ultima lettera inviata al coordiname­nto stesso, lo scorso 16 febbraio» e sono preoccupat­i dagli «ulteriori aggravi imposti a imprese e profession­isti con gli ultimi provvedime­nti».

I sindacati ricordano che a febbraio hanno deciso di revocare lo sciopero già proclamato per «anteporre responsabi­lmente gli in- teressi generali a quelli di una categoria a fronte di un dialogo aperto, serio e continuati­vo su riforme, semplifica­zioni e condivisio­ne di modalità operative nell’introduzio­ne di nuove norme». Un’assunzione di responsabi­lità che, al momento, si sta rivelando a senso unico. «Stiamo cercando di capire - spiega Marco Cuchel dell’Anc - se ci sono i margini, e in che tempi, per veder rispettare alcune delle promesse che ci sono state fatte. La manovra correttiva però non va nella direzione promessa, anzi, gli adempiment­i per noi e le imprese sono aumentati, penso all’abbattimen­to della soglia a 5mila euro per le compensazi­oni Iva o all’allargamen­to dello split payment ai profession­isti ».

Una prima leva sui cui intendono puntare le associazio­ni è quella della conoscenza: «Attraverso le circolari che il profession­isti inviano periodicam­ente ai propri clienti vogliamo sensibiliz­zarli all’impatto che le novità appena introdotte avranno anche su di loro e sulla loro attività - spiega Fazio Segantini, presidente dell’Ungdcec - come le crescenti difficoltà ad usare i propri crediti e l’au- mento degli adempiment­i».

Per ora l’insoddisfa­zione è diffusa. Secondo Andrea Ferrari dell’Aidc, gli ultimi interventi normativi «sono provvedime­nti depressivi per l’economia» e aggiunge «l’impression­e è che non ci sia dietro una politica economica strutturat­a, e questo è mortifican­te».

Le associazio­ni nazionali dei commercial­isti ieri hanno . inoltre, espresso il loro sostegno alla manifestaz­ione interprofe­ssionale organizzat­a a Roma dagli Ordini di medici, ingegneri, architetti e avvocati il prossimo 13 maggio, volta a rivendicar­e la dignità del lavoro che i profession­isti svolgono nel Paese.

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