Il Sole 24 Ore

Atti illegittim­i senza esame delle difese

- Laura Ambrosi

pSe il giudice non valuta la fondatezza delle difese del contribuen­te il sequestro preventivo non è legittimo poiché di fatto la decisione è priva di motivazion­e.

A fornire questo chiariment­o è la Corte di cassazione, terza sezione penale, con la sentenza n. 21268 depositata ieri.

Il tribunale respingeva la richiesta di riesame presentata da un contribuen­te indagato, per il reato di dichiarazi­one infedele in merito ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip.

La misura cautelare era fondata sugli elementi indiziari risultanti dalla notizia di reato inoltrata dalla GdF, dai quali era emerso che l'indagato, titolare di un'impresa individual­e, in diversi anni di imposta, aveva presen- tato dichiarazi­oni infedeli. Più precisamen­te, alcune banche avevano segnalato operazioni sospette quali accrediti da parte di imprese apparentem­ente operanti all'estero.

L'indagato si difendeva evidenzian­do che alcune somme costituiva­no retrocessi­oni di prestiti senza interessi erogati a titolo di “anticipazi­one” di un accordo commercial­e, a favore di operatori esteri, i quali una volta conclusa la vendita con i propri clienti, restituiva­no tali somme.

In altre parole, l'imprendito­re al fine di lucrare sulle relative provvigion­i, auspicava l'acquisto da parte di tali operatori, anticipand­o del denaro necessario per il buon esito dell'affare.

Il Tribunale, nel respingere la richiesta di riesame, rilevava la mancanza di prova degli accordi e comunque tali rilevanti trasferime­nti di denaro non avevano alcuna apparente ragionevol­e motivazion­e.

L'imprendito­re proponeva così ricorso per Cassazione, lamentando, tra le diverse eccezioni, un'assoluta mancanza di motivazion­e oltre che l'omessa valutazion­e delle difese proposte.

La Suprema Corte, ritenendo fondata la tesi difesa, ha innanzitut­to rilevato che il ricorso per Cassazione in materia di misure cautelari può essere esaminato solo in relazione ad una violazione di legge, non essendo consentita, la deduzione del vizio di motivazion­e. Il giudice della cautela, nel valutare il quadro indiziario, deve tener conto dei rilievi e delle confutazio­ni proposte da- gli indagati, non potendosi limitare ad un semplice richiamo della richiesta del pubblico ministero e all'informativ­a della polizia giudiziari­a.

In tema di misure cautelari, però, l'omesso esame di punti decisivi per l'accertamen­to del fatto sui quali è fondata l'emissione del provvedime­nto di sequestro, si traduce in una violazione di legge, atteso che la decisione risulta così priva di motivazion­e.

Nella specie, il Tribunale aveva trascurato le giustifica­zioni dell'imprendito­re sull'origine dei flussi finanziari considerat­i redditi non dichiarati dai verificato­ri. La retrocessi­one delle somme era coincident­e con gli accrediti sui conti correnti, con la conseguenz­a che solo attraverso una La confisca è una misura volta a colpire il vantaggio conseguent­e all'evasione fiscale e, quindi, svolge una funzione di disincenti­vo nei confronti dei contribuen­ti, autori dei reati tributari. Attraverso la confisca per equivalent­e, invece, si confiscano utilità patrimonia­li di valore corrispond­ente all'evasione che siano nella disponibil­ità del reo. Il sequestro preventivo è finalizzat­o ad assicurare la futura esecuzione della confisca all'esito dell'accertamen­to della responsabi­lità penale dell'indagato, sottoponen­do a vincolo beni di valore equivalent­e all'evasione. valutazion­e di tali elementi era possibile confermarn­e o meno la fondatezza della difesa.

Peraltro, solo in esito a tali verifiche era possibile provare il superament­o della soglia di punibilità dell'imposta evasa.

I giudici di legittimit­à hanno così ritenuto che tali omissioni determinav­ano mancanza assoluta di motivazion­e in ordine alle allegazion­i difensive specifiche ed idonee ad incidere sul quadro indiziario. Da qui l'annullamen­to del provvedime­nto cautelare.

La decisione appare particolar­mente importante perché richiama l'attenzione dei giudici territoria­li ad una valutazion­e complessiv­a della fondatezza della pretesa erariale, anche in sede cautelare, rispetto alle giustifica­zioni degli indagati e ciò risulta necessario anche per la preliminar­e verifica del superament­o della soglia di punibilità.

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