Giudici di pace in sciopero per un mese
Giudici di pace in sciopero dal 15 maggio all’11 giugno. L’ennesima protesta delle toghe onorarie avrà l’effetto di sospendere tutte le attività giudiziarie ed amministrative degli uffici, compresa la redazione e il deposito di sentenze, decreti ingiuntivi e atti di competenza del giudice. Motivo dell’astensione la mancata stabilizzazione che riguarda circa 1.400 giudici di pace, 2.000 giudici onorari di tribunale e circa 1.800 viceprocuratori onorari. Tutti interessati alle proroghe annuali dal 2002 degli in- carichi, in deroga allo statuto della magistratura ordinaria.
Sulle vie per la stabilizzazione si è espresso il Consiglio di Stato con un parere sollecitato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando(si veda il Sole 24 ore dell’11 aprile 2017) escludendo che lo stru- mento per la messa a regime possano essere i provvedimenti attuativi della legge delega 57/2016 sulla riforma organica della magistratura onoraria. Per Palazzo Spada si potrebbe ipotizzare, per parte dei giudici onorari in servizio la semplice «conservazione dell’incarico in corso» sino al conseguimento della età pensionabile. Una “soluzione” già adottata (legge 217/1974) per i vice pretori onorari incaricati. Sulla stabilizzazione Orlando aveva chiesto anche il parere dell’Associazione nazionale magistrati.
L’Anm - pur riconoscendo il si- gnificativo contributo alla giurisdizione, che da 15 anni viene fornito dai magistrati onorari senza un’adeguata tutela previdenziale e assistenziale - ha escluso, per ragioni di compatibilità con la Costituzione, una possibilità di stabilizzazione senza concorso. L’Anm nel suo parere, del 22 aprile, aveva invece auspicato un’effettiva realizzazione dell’ufficio per il processo, nell’ambito del quale prevedere - previo concorso pubblico, aperto a tutti i cittadini in possesso dei requisiti e con possibili punteggi aggiuntivi per i magistrati onorari attualmente in servizio - una figura ausiliaria senza funzioni giudiziarie e di supporto alla giurisdizione.
Secondo la nota delle organizzazioni dei giudici di pace sarebbe imminente la presentazione, da parte di Andrea Orlando, al Consiglio dei ministri «di un provvedimento legislativo che accentuerà tutte le violazioni contestate formalmente dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa all’Italia e, di fatto, bloccherà completamente le attività degli uffici giudiziari per tutti gli anni a venire, con un impiego dei magistrati onorari e dei giudici di pace, oggi utilizzati a tempo pieno, addirittura ipotizzato dallo stesso ministro Orlando, a parità delle dotazioni organiche, in un solo giorno a settimana».
LA PROTESTA DEGLI ONORARI Per le organizzazioni il ministro della Giustizia starebbe per presentare un provvedimento in contrasto con le indicazioni europee