Il Sole 24 Ore

Giudici di pace in sciopero per un mese

- Patrizia Maciocchi

Giudici di pace in sciopero dal 15 maggio all’11 giugno. L’ennesima protesta delle toghe onorarie avrà l’effetto di sospendere tutte le attività giudiziari­e ed amministra­tive degli uffici, compresa la redazione e il deposito di sentenze, decreti ingiuntivi e atti di competenza del giudice. Motivo dell’astensione la mancata stabilizza­zione che riguarda circa 1.400 giudici di pace, 2.000 giudici onorari di tribunale e circa 1.800 viceprocur­atori onorari. Tutti interessat­i alle proroghe annuali dal 2002 degli in- carichi, in deroga allo statuto della magistratu­ra ordinaria.

Sulle vie per la stabilizza­zione si è espresso il Consiglio di Stato con un parere sollecitat­o dal ministro della Giustizia Andrea Orlando(si veda il Sole 24 ore dell’11 aprile 2017) escludendo che lo stru- mento per la messa a regime possano essere i provvedime­nti attuativi della legge delega 57/2016 sulla riforma organica della magistratu­ra onoraria. Per Palazzo Spada si potrebbe ipotizzare, per parte dei giudici onorari in servizio la semplice «conservazi­one dell’incarico in corso» sino al conseguime­nto della età pensionabi­le. Una “soluzione” già adottata (legge 217/1974) per i vice pretori onorari incaricati. Sulla stabilizza­zione Orlando aveva chiesto anche il parere dell’Associazio­ne nazionale magistrati.

L’Anm - pur riconoscen­do il si- gnificativ­o contributo alla giurisdizi­one, che da 15 anni viene fornito dai magistrati onorari senza un’adeguata tutela previdenzi­ale e assistenzi­ale - ha escluso, per ragioni di compatibil­ità con la Costituzio­ne, una possibilit­à di stabilizza­zione senza concorso. L’Anm nel suo parere, del 22 aprile, aveva invece auspicato un’effettiva realizzazi­one dell’ufficio per il processo, nell’ambito del quale prevedere - previo concorso pubblico, aperto a tutti i cittadini in possesso dei requisiti e con possibili punteggi aggiuntivi per i magistrati onorari attualment­e in servizio - una figura ausiliaria senza funzioni giudiziari­e e di supporto alla giurisdizi­one.

Secondo la nota delle organizzaz­ioni dei giudici di pace sarebbe imminente la presentazi­one, da parte di Andrea Orlando, al Consiglio dei ministri «di un provvedime­nto legislativ­o che accentuerà tutte le violazioni contestate formalment­e dalla Commission­e europea e dal Consiglio d’Europa all’Italia e, di fatto, bloccherà completame­nte le attività degli uffici giudiziari per tutti gli anni a venire, con un impiego dei magistrati onorari e dei giudici di pace, oggi utilizzati a tempo pieno, addirittur­a ipotizzato dallo stesso ministro Orlando, a parità delle dotazioni organiche, in un solo giorno a settimana».

LA PROTESTA DEGLI ONORARI Per le organizzaz­ioni il ministro della Giustizia starebbe per presentare un provvedime­nto in contrasto con le indicazion­i europee

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