Per la prima volta Adidas supera Nike per le vendite negli Stati Uniti
La cura «al peperoncino» su Adidas messa in opera da nuovo ceo Kaspar Rorsted, classe 1962, danese, master ad Harvard, un passato in Henkel, al timone della società tedesca dallo scorso anno, sta dando i primi risultati. Per la prima volta nella sua storia, Adidas ha superato la rivale Nike a casa sua, per le vendite negli Stati Uniti. La trimestrale presentata ieri racconta che il marchio delle tre strisce ha aumentato vendite e utili negli States e in Cina, il mercato dove la crescita è più veloce. Risultato che va oltre le stime degli analisti. Così, le azioni della multinazionale di sportswear alla Borsa di Francoforte hanno raggiunto un livello record, con un balzo di oltre il 3% nell’apertura delle contrattazioni di ieri che ha mosso anche l’indice tedesco delle blue chip.
Dopo aver perso per anni terreno dalla sua rivale americana, Adidas lo scorso anno ha lanciato un aggressivo piano di marketing negli Stati Uniti per sfidare Nike nel suo mercato principale, puntando soprattutto sulle scarpe da running e sulle scarpe “iconiche”. Le classiche stile retrò del brand delle “three stripes”: le Superstar, le Nastase da tennis dell’omonimo campione rumeno vincitore di Wimbledon, Us Open e Roland Garros nei primi anni Settanta, le intramontabili Stan Smith o le L.A. Trainer, modello creato in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Rorsted, dopo i conti, ha confermato le previsioni per l’intero 2017 che parlano di una crescita delle vendite compresa in una forchetta tra l’11 e il 13 per cen- to. Con un aumento del fatturato netto di un quinto superiore al livello attuale, pari a 1,25 miliardi di euro. Nel primo trimestre gli utili netti di Adidas sono aumentati del 30% a 455 milioni di euro. Le vendite globali sono aumentate del 19%, per un fatturato pari a 5,67 miliardi di euro. Le vendite sono aumentate in maniera particolare nel canale eCommerce (+53%). Negli Stati Uniti e in Cina il balzo è stato, rispettivamente, del 31 e del 30% nel trimestre appena concluso.
Nike invece ha registrato una trimestrale in frenata. In Nord America le vendite sono salite del 3%, in Cina del 9 per cento. Per il brand americano dopo anni di incremento a doppia cifra del fatturato si tratta del primo rallentamento dopo nove anni ininterrotti di crescita.