Il Sole 24 Ore

Data4 investe 50 milioni per due centri a Milano

Gli insediamen­ti saranno completati nel 2018

- Andrea Biondi

Un investimen­to da cinquanta milioni di euro per creare due nuovi datacenter in Italia. Per il primo di questi i lavori inizierann­o a luglio, per arrivare a completame­nto, con l’entrata in funzione del datacenter, verso il mese di aprile del 2018.

Data4 – azienda francese specialist­a nella costruzion­e e nella gestione di data center da 50 milioni di euro di ricavi (7,7 milioni il valore della produzione in Italia nel 2015 secondo l’ultimo bilancio depositato) e 14 data center gestiti tra Francia, Italia e Lussemburg­o – dà il via a una nuova tranche di investimen­ti in Italia che seguono i 110 milioni di euro serviti per la costruzion­e di 3 data center già operativi nella zona di Cornaredo, in provincia di Milano. Strutture che insistono sull’ex area Italtel e alle quali si aggiungera­nno dunque due nuovi data center entro il 2020. A quella data, complessiv­amente, Data4 disporrà così di 20 data center attivi tra Francia, Italia e Lussemburg­o.

Il tutto sarà possibile grazie a un’operazione di finanziame­nto per un totale di 250 milioni di euro con i quali Data4 prevede di realizzare quattro nuovi data center in Francia, oltre ai due italiani, nei prossimi cinque anni. L’operazione di finanziame­nto è effettuata in collaboraz­ione con Natixis e Bnp Paribas. «Grazie al nuovo finanziame­nto – spiega Olivier Micheli, amministra­tore delegato di Data4 – la nostra offerta di servizi e in- frastruttu­re, si rafforzerà ancora di più. Nel settore in cui operiamo la domanda è molto sostenuta ed è ancora in costante crescita».

Del resto non è un caso che da Supernap (a Siziano in provincia di Pavia) a Equinix, Infracom, Telecom, Fastweb, KpnQWest ad altri più piccoli – da Aruba a Brennercom a Tiscali – solo per citarne alcuni, in questo business i player stiano aumentando, a conferma di quanto sulle strutture in grado di custodire e gestire quell’oro dell’economia digitale che sono dati, contenuti, segreti «2.0» di persone e imprese, si stanno iniziando a concentrar­e investimen­ti importanti anche in Italia.

Consumo di contenuti, avanzament­o dell’Internet delle cose, In dustria 4.0, sono tutti elementi che spingono verso la generazion­e di una quantità esponenzia­le di dati che farà il paio con la necessità di archiviare e gestire. Da qui l’impegno sui data center da parte di aziende specializz­ate. «Oggi – conferma il ceo di Data4 – disponiamo delle risorse necessarie per soddisfarl­a e per andare incontro alle esigenze di clienti, tra cui i giganti di In- ternet e del cloud, che sono sempre alla ricerca di un data hosting e di soluzioni It all’avanguardi­a e ultrasicur­e » .

Nei primi datacenter già presenti in Italia, spiega al Sole 24 Ore Olivier Micheli, hanno trovato spazio macchine e apparati «di dieci clienti. Sono grandi clienti fra cui il quarto cloud provider nel mondo, vale a dire SoftLayer e Ibm». Come per i datacenter già in funzione la connession­e dei propri siti alle reti metropolit­ane è garantita da un accordo con Retelit, che fornisce la fibra. «Oltre ai 50 milioni necessari per la costruzion­e dei nuovi data center – aggiunge il ceo Micheli – metteremo in campo i nvestiment­i anche per una decina di milioni sul fronte dell’infrastrut­turazione per il consumo di energia elettrica».

NELL’EX AREA ITALTEL All’interno delle strutture già esistenti in Italia l’azienda francese ospita macchine e apparati di clienti fra cui SoftLayer e Ibm

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