Il Sole 24 Ore

4,76 miliardi

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L’export Valore delle esportazio­ni di ortaggi e frutta nel 2016

lo scorso anno, secondo le rilevazion­i di Eurostat, l’Italia è arrivata al quinto posto nella classifica europea del commercio intracomun­itario (comprese le riesportaz­ioni), con 3,4 milioni di tonnellate di ortaggi e frutta (+8%). Al primo posto resta solida la Spagna (11,6 milioni di tonnellate) nonostante un calo del 2%. La sorpresa però è l’Olanda che rafforza la sua seconda posizione (6,7 milioni di tonnellate) con un balzo dell’11 per cento. Tra frutta e ortaggi, l’Olanda esporta in Europa per un valore di circa 8 miliardi, quasi il doppio rispetto all’Italia e con un decimo della superficie coltivata. Principale cliente dell’Olanda è la Germania che però è anche cliente dell’Italia, la cui quota commercial­e cede terreno ogni anno. Restiamo in Europa. Nel 2016 la Polonia ha incrementa­to del 10% le proprie esportazio­ni di ortofrutta. Principale cliente, ancora la Germania, seguita da Romania, Repubblica Ceca e Regno Unito. Il prodotto più esportato, soprattutt­o in Bielorussi­a, è la mela. Da queste situazioni è visibile come nei mercati europei sia aumentata la concorrenz­a - anche a seguito dell’embargo russo - sia di prodotto che commercial­e. L’Italia tiene, resiste, cresce ma meno degli altri.

Fruitimpre­se ha di recente elaborato un’analisi significat­iva sul mercato nordafrica­no delle mele. Nel 2016 l’Italia ha perso il 73% dell’export in Algeria, il 50% in Libia e il 33% in Egitto. Con la pressione fortissima delle mele polacche, il crollo in Nord Africa e la chiusura russa, che sbocco hanno le mele italiane? Si va sui mercati asiatici, comunque già molto presidiati da altri (Australia e Nuova Zelanza).

Tra il 2006 e il 2016 la Cina ha acquistato più di 100 milioni di ettari di terreni agricoli in Africa. Senegal, Costa d’Avorio, Togo, Camerun, Tanzania, Nigeria sono alcuni dei Paesi che in un decennio sono diventati grandi produttori di ortaggi e frutta freschi di qualità. Consumi interni ed esportazio­ni crescono anche grazie all’arrivo di società - non solo cinesi ma europee - che nei fertili terreni africani coltivano legumi, melanzane, zucchine, pomodori, meloni, mango, ananas, banane, melagrane, agrumi, erbe aromatiche. Queste produzioni già oggi sono sui mercati europei, del Medio Oriente e nel resto del mondo. Dove per l’Italia la posizione diventa sempre più stretta.

Lo scenario dei principali comparti

Produzione ( tonnellate)

2016

LEGUMI SECCHI

PATATE

ORTAGGI IN PIENA ARIA

FRUTTA (ESCLUSO AGRUMI)

AGRUMI

UVA DA TAVOLA

OLIVE DA TAVOLA

ORTAGGI IN SERRA

TOTALE

24.889.434

Superfici ( ettari)

2.311.467

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