Il Sole 24 Ore

Nello split payment prima flessione dopo due anni

Nel pr imo trimestre meno Iva dalla Pa

- Marco Mobili

pProprio mentre il Governo con la manovra correttiva rilancia in grande stile lo split payment per far quadrare i conti pubblici, il meccanismo dell’inversione contabile per le imprese che lavorano con la Pa fa registrare la sua prima flessione. Come evidenzia la nota tecnica che accompagna il bollettino delle entrate tributarie del primo trimestre 2017, pubblicato ieri dal dipartimen­to delle Finanze, degli oltre 41,6 miliardi i ncassati dalle imposte indirette, poco più di 2,3 miliardi «sono da attribuire all'applicazio­ne del meccanismo dello “split payment” che rispetto allo stesso periodo del 2016, decresce di 133 milioni di euro (-5,4%)».

Al di là della prima frenata dello split payment, l’andamento del primo trimestre delle entrate non presenta particolar­i scossoni. A fine marzo l’Erario ha incassato 94,6 miliardi di euro, con un incremento di 2,2 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+2,4%). Anno in cui, nei primi mesi, non era ancora operativo il canone Tv in bolletta. A far crescere le entrate del 2,1% hanno contribuit­o sia l’Irpef (+761 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2016) sia l’imposta pagata dalle imprese (+216 milioni, pari a +27,6%). Ci sono anche 352 milioni di euro incassati sotto la voce voluntary disclosure.

Sul fronte delle imposte indirette l’Erario ha incassato, come detto, 41,668 miliardi con un incremento del 3,2% rispetto al primo trimestre 2016. L'andamento dell’Iva resta sempre positivo (+979 milioni di euro, pari a +4,2%) con una variazione in aumento sia per gli scambi interni con 251 milioni di euro (+1,2%), sia per il prelievo sulle importazio­ni per 728 milioni di euro (+26,7%). Quest’ultimo incremento, secondo le Finanze, è dovuto principalm­ente all’import di oli minerali. I dati di marzo 2017 relativi all’andamento delle importazio­ni di questi prodotti, si legge nella

INVERSIONE DI TENDENZA Imposta sul valore aggiunto sulle importazio­ni in crescita grazie all’aumento del prezzo del greggio e agli acquisti di oli minerali

nota, evidenzian­o nel periodo gennaio-marzo un aumento delle quantità importate pari al 12% a cui si affianca l’incremento del prezzo del greggio (+35% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).

Per le entrate non legate direttamen­te alla congiuntur­a economica torna a crescere il gettito da giochi, risultante pari a 3,5 miliardi (+130 milioni di euro, pari a +3,8%). Sulle imposte indirette legate al gaming il gettito di lotto, lotterie e di altre attività di gioco è stato pari a 3,4 miliardi. Dal tabacco e dalle sigarette, invece, l’Erario nel primo trimestre ha incassato 72 milioni di euro in meno (–2,9%).

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