Il big svizzero Syngenta passa a ChemChina per 43 miliardi
È la maggior acquisizione mai effettuata da un gruppo cinese all’estero Oltre un anno di trattative - Il 15 maggio delisting a Zurigo
pLa maratona per l’acquisto di Syngenta da parte di ChemChina ora si avvicina alla conclusione. L’offerta pubblica di acquisto del colosso cinese sul gruppo agrochimico elvetico ha superato la soglia minima prevista del 67% ed è quindi riuscita. Per l’esattezza, ChemChina dispone al momento dell’80,75% del capitale di Syngenta, secondo quanto reso noto ieri dalle due parti.
Varata nel marzo dell’anno scorso, l’Opa amichevole ha dunque avuto successo, dopo ben sette rinvii della scadenza nell’attesa dell’arrivo di tutte le luci verdi all’acquisizione da parte delle autorità di numero- si paesi. Ora manca ancora l’ok delle autorità dell’India, ma il grosso è fatto. Particolarmente importanti le autorizzazioni di Usa e Unione europea arrivate all'inizio del mese scorso, seppure legate ad alcune condizioni, cioè in pratica alla dismissione di alcuni rami di attività per salvaguardare la concorrenza nel settore.
L’ultima scadenza dell’Opa in ordine di tempo era quella del 4 maggio. La percentuale del capitale in mano a ChemChina dovrà essere confermata il 10 maggio, poi è previsto un periodo supplementare dell’offerta dall’ 11 al 24 maggio. A fine mese l’annuncio del risultato finale. Il dividendo speciale di 5 franchi per ogni azione Syngenta sarà versato nei prossimi giorni. È previsto per il 15 maggio prossimo il ritiro del titolo Syngenta dalla Borsa svizzera.
Per acquisire il gruppo elvetico, ChemChina, che è tra l'altro anche azionista di Pirelli, ha messo sul tavolo 43,2 miliardi di dollari. L’operazione si inserisce in un quadro di consolidamento spinto nell’industria dell’agrochimica. Nei mesi scorsi ci sono stati anche l’acquisto dell’americana Monsanto da parte della tedesca Bayer e l’unione tra le statunitensi Dupont e Dow Chemical, un matrimonio che ha riflessi anche in questo settore. L'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina si inquadra d’altronde anche nella attuale robusta campagna acquisti dei maggiori gruppi cinesi in Europa, in diversi settori.
Ieri a Zurigo il titolo Syngenta è salito dello 0,4% a 461,20 franchi. La quotazione dell’azione del gruppo di Basilea è ormai in sostanza allineata al prezzo dell’offerta ChemChina (465 dollari per azione, cioè circa 460 franchi al cambio attuale). Nel primo trimestre del 2017 Syngenta ha realizzato un fatturato di 3,7 miliardi di dollari, in calo dell'1% rispetto a un anno prima. Le vendite sono rimaste stabili nell'area EuropaAfrica- Medio oriente, sono aumentate in Asia-Pacifico e calate nelle Americhe.