L’adeguatezza si misura sui portafogli
La relazione che accompagna la bozza di decreto legislativo di recepimento della Mifid 2 ( si vedano gli articoli in pagina) contiene un’importante precisazione, dopo aver detto infatti che la Mifid impone obblighi circa l’adeguatezza dei prodotti da presentare al mercato: « Con la MiFid II tale previsione viene rafforzata, sia perché nel definire gli strumenti finanziari adeguati al cliente si fa esplicito riferimento alla necessità di individuare la capacità dello stesso di fronteggiare eventuali perdite e la sua predisposizione al rischio, sia in quanto, nel caso in cui l’impresa raccomandi una pluralità di prodotti o servizi, la valutazione di adeguatezza deve avvenire in relazione all’intero pacchetto » . Nel dibattito sull’attuazione della Mifid2 da più parti è stata sottolineata proprio l’esigenza che la valutazione di adeguatezza avvenisse sull’intero portafoglio e non sul singolo prodotto di investimento. Quella che la relazione attribuisce quindi al contenuto della Mifid2 in realtà può essere un intervento interpretativo utile per il mercato nell’applicazione della direttiva europea. Sia perché permette in favore dei clienti dei margini di diversificazione più ampi ( un prodotto più a rischio può essere inserito, nelle debite proporzioni, in un portafoglio più prudente, cosa che non potrebbe accadere se va valutato ogni singolo prodotto autonomamente). Sia per le imprese e per i consulenti. Secondo Maurizio Bufi, presidente di Anasf: « La valutazione sul portafoglio qualifica meglio la consulenza e si traduce in un monitoraggio continuo degli investimenti del cliente » . Un chiarimento importante, dunque dal punto di vista interpretativo, che si pone in linea con le migliori pratiche di mercato. Certo non deve essere una scappatoia per inserire in misura sproporzionata prodotti maggiormente a rischio, ma allo stesso tempo mette gli stessi consulenti in un’ottica di pluralità di prodotti. E questo metterà ancora di più l’attenzione sul cliente, che non è un destinatario di prodotti, ma di servizi di consulenza.