Il Sole 24 Ore

DEFINIRE I MERCATI E I TRUST DIGITALI

- di Luca De Biase

La libertà di mercato non è l’assenza di regole ma la presenza di leggi che salvano questo “bene comune” dalla minaccia che proviene dall’ingerenza statale e dai monopoli privati. La storia delle autorità antitrust è lo specchio della trasformaz­ione delle strutture dei monopoli. Un tempo si occupavano dei cartelli di imprese che controllav­ano quote di mercato eccessive, e li spezzavano: il caso dell’At&t ha fatto epoca, anche se il suo risultato finale è piuttosto dubbio. Qualcuno ha pensato di adottare la stessa tecnica per la Microsoft, quando l’azienda co-fondata da Bill Gates controllav­a il 90% del mercato dei sistemi operativi dei computer. Operazione non riuscita, anche perché nel frattempo l’innovazion­e internetti­ana ha spiazzato la posizione dominante della Microsoft. Oggi, sostiene l’Economist, la nuova dimensione dei monopoli è quella dei dati: controllat­i da Google, Facebook, Amazon, Apple, Microsoft. E dovremmo aggiungere Illumina che possiede una fantastica banca di dati genetici che le garantisce un potere immenso sul mercato dell’innovazion­e nella salute e non solo. Questi mercati sono sempre meno fisici e sempre più digitali: dunque sono sempre meno facili da definire, si formano per l’effetto-rete che di per sé favorisce le tecnologie più usate, hanno bisogno di datacenter gigantesch­i e di competenze fuori dal comune, producono soldi a palate, difficili da tassare e da localizzar­e, funzionano in base ad algoritmi il cui modo di funzionare non è necessaria­mente leggibile per gli altri operatori del mercato. È forse tempo di rivedere le norme antitrust consideran­do tra queste, la neutralità della rete, l’interopera­bilità delle piattaform­e, l’abuso di posizione dominante che si commette anche acquisendo piccoli concorrent­i in grado di diventare grandi: perché i monopoli non si valutano più in termini statici; riguardano i mercati attuali ma anche quelli potenziali. Per il liberismo si apre una stagione di riflession­e.

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