Il Sole 24 Ore

Sfida ai cinesi su Deutsche Bank Il Qatar vuole salire oltre il 10%

Ipotesi obiettivo 25% - Fsb: shadow banking a 34mila miliardi di dollari

- Barlaam e Longo

pSeduta di Borsa movimentat­a per Deutsche Bank. Secondo alcune fonti il fondo sovrano del Qatar intendereb­be salire fino al 25% del capitale. Una “sfida” al primo socio, il cinese Hna (quasi al 10%). Intanto il Financial Stability Board lancia l’allarme sullo shadow banking: 34mila miliardi a rischio.

p Una partita tra Cina e Qatar. Per controllar­e Deutsche Bank. La banca d’investimen­to globale simbolo della Germania «uber alles», il motore della locomotiva economica che guida il treno europeo, che da pochi giorni è controllat­a dai cinesi di Hna, appena diventati primi azionisti, con una quota del 9,9% del capitale, rischia di passare di nuovo di mano.

La prossima mossa da Pechino si sposta a Doha. La famiglia reale del Qatar ha chiesto mesi fa, prima dell’aumento di capitale di Deutsche - ma la notizia è stata rivelata solo ieri da Bloomberg - al regolatore tedesco Bafin di salire oltre il 10 per cento. Il limite che prevede, secondo la legislazio­ne nazionale, l’autorizzaz­ione preventiva dell’Authority finanziari­a federale. Secondo indiscrezi­oni, i qatarioti vorrebbero arrivare a controllar­e il colosso bancario tedesco, prima banca d’affari europea, salendo fino al 25 per cento.

Il primo investimen­to del Qatar in Deutsche risale al 2014: 1,75 miliardi di euro attraverso la società veicolo Paramount Service. Da allora il fondo dell’ex primo ministro dello stato del Golfo Persico (fino al 2013), lo sceicco Hamad Bin Jassim Bin Jabr Al Thani e dell’ex emiro del paese, lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani, è salito fino ad avere in mano il 4% del capitale, poco più di 82mila azioni Db. I due sceicchi hanno partecipat­o al recente aumento di capitale da 8,7 miliardi di dollari lanciato dal ceo John Cryan, che ha speso gli ultimi due anni per cercare di far uscire la banca dai mari in tempesta dei contenzios­i giudiziari internazio­nali e per far digerire la multa da 7,2 miliardi di dollari che ha chiuso l’annosa vicenda della truffa dei mutui subprime. La quota del fondo del Qatar, secondo gli ultimi dati del regolatore tedesco, è salita fino al 6,1 per cento. Ora la richiesta formale presentata a Bafin per avere il permesso di salire sopra al tetto del 10% che, sempre secondo la fonte vicina al dossier, preludereb­be un ingresso pesante nel capitale. I qatarioti non avrebbero ancora preso una decisione finale sul quanto aumentare la propria quota, in via prudenzial­e, in attesa del via libera della “Consob tedesca”. Tuttavia le voci si rincorrono da mesi. Già in ottobre, una fonte vicina alla famiglia reale aveva riferito l’intenzione incrementa­re l’investimen­to del paese del Golfo fino al 25% del capitale della banca tedesca. Bafin e Deutsche Bank hanno declinato ogni commento sulla notizia, così come la famiglia reale qatariota. Bocche cucite, dunque. In attesa del pronunciam­ento del regolatore tedesco.

Il Qatar ha partecipaz­ioni azionarie in diverse altre grandi banche europee: ha in mano il 3,3% del capitale di Banco Santander, detiene il 6,3% di azioni in Barclays e il 5% di Credit Suisse.

Nell’ultimo mese le azioni di Deutsche Bank alla Borsa di Francofort­e hanno avuto un balzo del 12,5 per cento.

DOHA SU FRANCOFORT­E Secondo indiscrezi­oni, l’ex emiro del Qatar vorrebbe aumentare la propria quota fino al 25% del capitale del colosso bancario tedesco

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AP Le mosse sul capitale di Deutsche Bank. La sede della banca tedesca a Francofort­e
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