Per Viacom asse di ferro con Sky
Ceo Viacom Italia, Medio Oriente e Turchia «Il nostro impegno resta sulla pay, abbiamo allo studio nuovi canali»
pUn 07-02, confermandosi sesto editore italiano. Ora Viacom è stata anche scelta come concessionaria dalle ultime due novità della tv in chiaro in Italia: Sony e Scripps.
Un cambio di strategia che vi porterà in Italia a concentrarvi sulla concessionaria?
Stiamo sfruttando le possibilità di crescita che ci si presentano. In questo momento stiamo monetizzando, se così si può dire, un lavoro fatto negli anni sull’affidabilità delle nostre proposizioni come concessionaria. I clienti hanno potuto verificare la corrispondenza delle stime fatte e dei risultati raggiunti. Quanto salirà la raccolta? Anche grazie alle nuove concessioni parliamo del 100% in più su base annua. Con la raccolta di Pop, canale Sony dedicato ai Kids, e di Super, di DeA, siamo il primo editore sul segmento kids, considerando anche i nostri brand Nick Jr, Nickelodeon e Teen Nick.
Viacom come editore invece che progetti ha in Italia?
Per Viacom l’Italia è un merca- to di grande importanza. Abbiamo due canali free: Paramount Channel, dedicato al cinema e Vh1, di rotazione musicale che stiamo rilanciando. Il nostro maggiore impegno è, e rimarrà, comunque sulla pay, dove abbiamo un rapporto esclusivo con Sky che consideriamo un partner di grande affidabilità. La relazione con loro è positiva e proficua.
Nessun futuro possibile con Mediaset Premium?
Siamo pronti a cogliere le occasioni dovunque si presentino. Mi sembra però che in questo momento ci sia una rifocalizzazione da parte di Mediaset Premium. E quindi occorrerà prima di tutto capire i loro piani di sviluppo
Ma ci sono ancora spazi di crescita nella pay tv in Italia per editori come voi?
Io credo di sì, nella misura in cui si vada verso prodotti verticali, molto focalizzati.
Quindi nuovi vostri canali in arrivo su piattaforma Sky? Ci stiamo lavorando. E sul free?
Per il momento non ci sono piani di sviluppo in tal senso. Del resto non credo che ci sia più grande spazio per canali sull’Lcn classico. Piuttosto penso che ci siamo margini di manovra sulla non linearità, fatta in maniera intelligente.
Potreste quindi arrivare al lancio di una piattaforma come fatto per esempio da Discovery con DPlay?
Ritengo che il nostro ruolo sia quello di editori che possono valorizzare i propri contenuti e così continueremo a fare.
Siete interessati alle aste per i diritti del calcio? No, non è in agenda. E riguardo a Paramount Channel, siete soddisfatti?
Assolutamente sì. Abbiamo lavorato per caratterizzare l’offerta dedicata a pubblici specifici in determinate fasce orarie. La strategia ha pagato in termini di audience. Adesso inizieremo a tirare le prime somme. E decideremo se dare ancora più gas con maggiori investimenti e risorse sul canale.
«Al momento non ci sono piani di sviluppo nella tv free, né contatti con Mediaset Premium»