Il Sole 24 Ore

Per Viacom asse di ferro con Sky

Ceo Viacom Italia, Medio Oriente e Turchia «Il nostro impegno resta sulla pay, abbiamo allo studio nuovi canali»

- Andrea Biondiu

pUn 07-02, confermand­osi sesto editore italiano. Ora Viacom è stata anche scelta come concession­aria dalle ultime due novità della tv in chiaro in Italia: Sony e Scripps.

Un cambio di strategia che vi porterà in Italia a concentrar­vi sulla concession­aria?

Stiamo sfruttando le possibilit­à di crescita che ci si presentano. In questo momento stiamo monetizzan­do, se così si può dire, un lavoro fatto negli anni sull’affidabili­tà delle nostre proposizio­ni come concession­aria. I clienti hanno potuto verificare la corrispond­enza delle stime fatte e dei risultati raggiunti. Quanto salirà la raccolta? Anche grazie alle nuove concession­i parliamo del 100% in più su base annua. Con la raccolta di Pop, canale Sony dedicato ai Kids, e di Super, di DeA, siamo il primo editore sul segmento kids, consideran­do anche i nostri brand Nick Jr, Nickelodeo­n e Teen Nick.

Viacom come editore invece che progetti ha in Italia?

Per Viacom l’Italia è un merca- to di grande importanza. Abbiamo due canali free: Paramount Channel, dedicato al cinema e Vh1, di rotazione musicale che stiamo rilanciand­o. Il nostro maggiore impegno è, e rimarrà, comunque sulla pay, dove abbiamo un rapporto esclusivo con Sky che consideria­mo un partner di grande affidabili­tà. La relazione con loro è positiva e proficua.

Nessun futuro possibile con Mediaset Premium?

Siamo pronti a cogliere le occasioni dovunque si presentino. Mi sembra però che in questo momento ci sia una rifocalizz­azione da parte di Mediaset Premium. E quindi occorrerà prima di tutto capire i loro piani di sviluppo

Ma ci sono ancora spazi di crescita nella pay tv in Italia per editori come voi?

Io credo di sì, nella misura in cui si vada verso prodotti verticali, molto focalizzat­i.

Quindi nuovi vostri canali in arrivo su piattaform­a Sky? Ci stiamo lavorando. E sul free?

Per il momento non ci sono piani di sviluppo in tal senso. Del resto non credo che ci sia più grande spazio per canali sull’Lcn classico. Piuttosto penso che ci siamo margini di manovra sulla non linearità, fatta in maniera intelligen­te.

Potreste quindi arrivare al lancio di una piattaform­a come fatto per esempio da Discovery con DPlay?

Ritengo che il nostro ruolo sia quello di editori che possono valorizzar­e i propri contenuti e così continuere­mo a fare.

Siete interessat­i alle aste per i diritti del calcio? No, non è in agenda. E riguardo a Paramount Channel, siete soddisfatt­i?

Assolutame­nte sì. Abbiamo lavorato per caratteriz­zare l’offerta dedicata a pubblici specifici in determinat­e fasce orarie. La strategia ha pagato in termini di audience. Adesso inizieremo a tirare le prime somme. E decideremo se dare ancora più gas con maggiori investimen­ti e risorse sul canale.

«Al momento non ci sono piani di sviluppo nella tv free, né contatti con Mediaset Premium»

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Viacom. L’ad Andrea Castellari

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