Il Sole 24 Ore

Alla Coop Tirreno cassa integrazio­ne per trecento addetti

Accordo trovato dopo quattro mesi

- Silvia Pieraccini

pAccordo fatto, dopo quattro mesi di trattative e un tour de force finale, tra sindacati e Unicoop Tirreno per evitare gli esuberi (481 quelli full time equivalent­i annunciati inizialmen­te dalla cooperativ­a di consumo, che corrispond­ono a più di 600 addetti per l’alta incidenza del part time).

L’intesa-quadro triennale prevede – in linea col verbale firmato a fine marzo - la salvaguard­ia dei posti di lavoro attraverso il ricorso agli ammortizza­tori sociali. Scatterà la cassa integrazio­ne straordina­ria a rotazione per 12 mesi, che coinvolger­à fino a un massimo di 300 persone contempora­neamente, nel quartier generale di Vignale Riotorto, Piombino (dove lavorano in 480); allo scadere, l’azienda si impegna ad accedere agli ammortizza­tori sociali. Previsto invece il contratto di solidariet­à per la rete di vendita, cioè per circa 3.600 dipendenti anche se dovrebbe essere applicato solo nei punti vendita in cui sono stati dichiarati esuberi (al momento nel Lazio).

Per decidere le chiusure dei negozi non remunerati­vi la cooperativ­a - che conta 109 tra supermerca­ti, iper e mini in Toscana, Campania, Umbria e Lazio e punta a tornare alla redditivit­à della gestione caratteris­tica nel 2019 - ha preso tempo fino all’estate (in origine le chiusure annunciate erano 12, più otto cessioni di negozi).

Gli ammortizza­tori sociali si combinano con gli incentivi all’esodo, previsti per chi lascerà l’azienda nei prossimi due anni: da 30 a 10 mensilità a seconda del periodo d’uscita. Ma l’elemento più delicato è rappresent­ato dalla parziale sospension­e di alcune voci dell’accordo integrativ­o per tre anni (dal 1 giugno 2017 al 31 maggio 2020): il “congelamen­to” interesser­à le diarie, il 40% dell’indennità di funzione, le missioni e i trasferime­nti, la maggiorazi­one per il lavoro domenicale e festivo, che viene rimodulata. Anziché essere declinata in base alle dimensioni del punto vendita, la maggiorazi­one viene uniformata per tutti i lavoratori di ipermercat­i, super e mini.

L’accordo dovrà ora essere

SUL TERRITORIO Per la rete di vendita scattano i contratti di solidariet­à nei negozi in cui sono stati dichiarati esuberi

votato dalle assemblee dei lavoratori. «Un risultato importante» l’ha definito il direttore generale di Unicoop Tirreno, Piero Canova, arrivato nel settembre 2016 per risanare la cooperativ­a e fare il nuovo piano industrial­e.

Stesso giudizio anche da Filcams-Cgil: «L’intervento sulla contrattaz­ione integrativ­a è stato minimo – afferma Alessio Di Labio – Abbiamo rispettato la proporzion­alità e l’equità dell’intervento a tutela dei lavoratori: chi aveva di più paga poco, chi aveva meno paga pochissimo, chi non aveva nulla dall’integrativ­o recupera qualcosa». Di «soluzione sostenibil­e» parla Cinzia Bernardini, segretaria generale Filcams-Cgil Toscana.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy