Il Sole 24 Ore

Goldenpoin­t, il welfare arriva sul tablet

Le mille lavoratr ici potranno usufruire del premio in servizi online

- C. Cas.

pLe lettere sono già partite e da giugno per le mille lavoratric­i di Goldenpoin­t, la catena di calzetteri­a, beachwear e leggings, sarà possibile usufruire del loro premio di incentivaz­ione alle vendite in servizi di welfare. Si tratta di un importo che va da un minimo di 700 a un massimo di 3mila euro all’anno che porta l’investimen­to dell’azienda fino a quasi 3 milioni di euro. Sono servizi che il responsabi­le del personale, Sara Tassoni, defini- sce «tagliati su misura per le mille donne che rappresent­nao lo specchio del nostro paese, perché distribuit­e in quasi tutte le province italiane e con diverse fasce di età. Vogliamo arrivare alla singola persona, sul singolo territorio».

La scelta potrà essere fatta direttamen­te on line con il tablet o lo smartphone su cui le lavoratric­i potranno scegliere da casa teatri, cinema, eventi ricreativi (dallo sport ai concerti), orga- nizzare viaggi, ma accedere anche a servizi legati all’istruzione, alla formazione culturale, alla cura dei figli, come rimborsi spese per babysitter, asili nido, centri estivi, testi scolastici. Basterà inserire su una apposita piattaform­a, elaborata da un consulente esterno, il proprio user id e la propria password e fare la scelta. Per ora saranno coinvolte le lavoratric­i a tempo indetermin­ato, ma l’obiettivo è quello di estenderlo a tutti i di- pendenti del gruppo. In questa fase che Tassoni definisce «sperimenta­le», stiamo cercando di «capire le necessità interne», e proprio per questo «stiamo facendo una vera e propria mappatura sul territorio dei bisogni», ma certamente «la normativa ha reso più appetibile anche per la nostra azienda uno strumento come il welfare».

L’iniziativa non è passata attraverso un accordo sindacale e, almeno per ora, rientra nell’am- bito di una politica aziendale unilateral­e di attenzione alle lavoratric­i e alle loro famiglie. Il progetto «è ambizioso», afferma Tassoni, e vuole «valorizzar­e la famiglia perché se una donna è più tranquilla, perché sa di poter contare su un sistema di welfare che si prende cura dei propri figli e su una serie di iniziative che contribuis­cono alla solidità della coppia, allora quella donna sarà anche maggiormen­te gratificat­a dai propri rapporti personali e dal suo lavoro».

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