K-flex, oggi udienza a Monza
Oggi per K-flex è prevista una nuova udienza al Tribunale di Monza, dopo la denuncia da parte dei sindacati (Filctem e Femca) per comportamento antisindacale dovuta a un verbale di riunione in cui l’azienda, alla fine dello scorso anno, si impegnava, «in funzione dello stato attuale, a non aprire procedure di riduzione del personale», salvo poi aprire una procedura di mobilità per 187 dipendenti in febbraio. Dopo il mancato accordo con i sindacati a fine aprile, l’azienda ha inviato le lettere di licenziamento e ieri il presidente di K-Flex, Amedeo Spinelli, in una nota, ha contrastato il comportamento dei lavoratori licenziati che stanno presidiando l’azienda di Roncello (Monza) per impedire la delocalizzazione in Polonia. «Non possiamo più tollerare che la nostra azienda venga, di fatto, sequestrata oltre quanto già non lo è stata in questi ultimi mesi», afferma Spinelli. «Il presidio davanti alla sede e il blocco delle attività, se prima poteva essere una forma - estrema e che in molteplici episodi si è spinta oltre il lecito - di esercitare il diritto di sciopero, oggi non ha più legittimazione ed espone i partecipanti a comportamenti penalmente rilevanti», dice Spinelli. Nei giorni scorsi la famiglia Spinelli, proprietaria di K-Flex, aveva sostenuto che i 187 dipendenti licenziati «non avendo più un lavoro, non hanno diritto di scioperare».