Uffici e aree pubbliche: Brescia guarda a Ovest
Anche grazie ai fondi del Piano Periferie continua l’attenzione all’asse con Milano
a Brescia guarda a Ovest e punta tutto sulla valorizzazione dell’asse che la collega con il capoluogo lombardo. “Oltre la strada” è il tema scelto dall’amministrazione comunale per la rigenerazione urbana di via Milano, dove è in atto un processo pubblico-privato che si è aggiudicato anche il finanziamento di 18 milioni dal Piano Periferie (a cui si aggiungeranno 7,1 milioni dal Comune e altri 14 da parte dei privati).
Non è nuova l’attenzione sull’ex Comparto Milano, fuori dal sistema delle mura, connesso con il centro cittadino e le aree industriali, dove è diventato realtà in questi anni il Quartiere Regolo con un centinaio di alloggi in tre edifici, integrando edilizia convenzionata, agevolata e sovvenzionata. «L’ultimo tassello di questo progetto – spiega Alfonso Femia dello studio 5+1AA, incaricato da Draco per il progetto – è l’edificio 14 con una destinazione a uffici, 3mila mq di superficie con piccoli tagli, pensato per migliorare il programma funzionale di questo piano di rigenerazione urbana». Non lontano andrà finalmente avanti anche il Musil, il museo dell’industria e del lavoro (frutto di un concorso aggiudicato nel 2004 al team tedesco Kleihues+Schuwerk), il cui bando per i lavori è andato in Gazzetta il mese scorso. Sarà un’opera da 11 milioni, oggetto di un’iniziativa di trasformazione immobiliare guidata dalla società Basileus.
«Con il Pgt del 2016, Brescia ha individuato due aree della città su cui focalizzare l’attenzione, quelle di via Milano e via Orzinuovi – racconta Michela Tiboni, assessore all’Urbanistica e pianificazione territoriale – e in occasione del bando del governo per la rigenerazione delle periferie abbiamo scelto di investire su via Milano dove da tempo già lavoriamo anche con il Ministero dell’Ambiente per far fronte al recupero e alla bonifica dell’area Caf- faro». Tra i partner privati del progetto c’è anche la Congrega della carità apostolica, impegnata sul complesso abitativo del Quartiere Mazzucchelli: dopo anni di impegno in particolar modo sulle residenze per anziani, l’attenzione si allarga sulle famiglie e i giovani con un impegno a proporre soluzioni qualitative in contesti difficili. In questo caso saranno riqualificate una quarantina di unità in due edifici. Tra i privati, oltre a Basileus c'è in campo Immobiliare Sociale Bresciana attiva sul tema dell’inclusione sociale e l’Immobiliare Marcello pronta a recuperare l’Antico Borgo San Giacomo. In questo caso i due fabbricati del borgo verranno trasformati in spazi abitativi destinati all’housing sociale e al co-working.
«Con il Piano Periferie – racconta Tiboni – abbiamo vogliamo attrarre gli investitori privati e abbiamo stipulato anche un’intesa con Ferrovie Nord Milano per l'adeguamento e la riqualificazione di una stazione e della linea verso Iseo». «Sono 14 in tutto i partner privati coinvolti – aggiunge Laura Castelli, vicesindaco e assessore alla cultura, alla creatività e all’innovazione – oltre al Musil e alla trasformazione dell’ex fabbrica IdealClima in TeatroIdeal, uno spazio per 300 spettatori. Sul tema delle infrastrutture di connessione è in campo anche A2ASmartcity».
Il condominio Margherita di via Milano 140, per diversi anni epicentro di degrado, sarà abbattuto e diventerà uno spazio pubblico per l'aggregazione. «Questa sarà una delle prime iniziative concrete. L’edificio – spiega l'assessore all’urbanistica – doveva essere messo in sicurezza ma, per inadempienza da parte della proprietà (frammentata) si è concordato per vie giudiziarie per l’abbattimemento». Nel progetto di via Milano rientra anche il complesso dell’ex asilo Case del Sole con l’insediamento di attività sportive, laboratori e servizi culturali. Per l'ex Laminatoio, invece, in relazione con il futuro Musil c’è un progetto di ristrutturazione che prevede da 16 a 24 unità immobiliari: attività lavorative innovative, con start up e artigiani, al primo piano e residenze al secondo.
L’operazione “Oltre la strada” è gestita da Brescia Infrastrutture, società partecipata dal Comune, che ha affidato all’architetto Camillo Botticini l’incarico per l’ideazione e il coordinamento del piano. «I progetti principali legati al finanziamento statale riguardano la risistemazione della via con un progetto puntuale di illuminazione e arredo urbano – sintetizza il professionista – stiamo lavorando sul progetto del nuovo teatro, sulla piastra servizi della Casa del Sole, un’incompiuta che vedrà finalmente compimento, e, ancora sulle infrastrutture, in particolare con un sottopassaggio che punta a tagliare del 50% i 20mila transiti quotidiani».
L’amministrazione guarda Ovest, ma senza dimenticare il centro storico: ha già ridotto gli oneri per il recupero del costruito e sta lavorando ad un regolamento di edilizia sostenibile che potrà prevedere dei premi di cubatura.